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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Al "Rossi-Doria" si celebra la legalità, don Aniello Manganiello incontra gli studenti

Riprendendo gli appuntamenti sul tema della legalità, l'IPSEOA ‘Manlio Rossi-Doria’ di Avellino, diretto da Maria Teresa Cipriano, ha organizzato due convegni in occasione dell’imminente celebrazione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti’, che si svolgeranno nell’aula magna dell’istituto

Riprende con la consueta passione civile il cammino di riflessione sul tema della legalità. L'IPSEOA "Manlio Rossi-Doria" di Avellino, diretto da Maria Teresa Cipriano, ha organizzato due convegni in occasione dell’imminente celebrazione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti’, che si svolgeranno nell’aula magna dell’istituto.

All'incontro odierno hanno partecipato il Colonnello Luigi Bramati, comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino, e don Aniello Manganiello, il noto e combattivo sacerdote di Scampia nonché fondatore dell'associazione ‘Ultimi contro le mafie e per la legalità.

Don Aniello: "La scuola è ancora il luogo ideale per intercettare i ragazzi, la legalità è una risorsa"

"Partire dalle scuole è molto più semplice rispetto ad altri contesti in cui i ragazzi vivono" dichiara don Aniello Manganiello. "Oggi, il problema principale è quello di fare fatica a intercettare i ragazzi all'interno dei contesti in cui si trovano: il sabato sera, le strade, le movide. La scuola, invece, è ancora il luogo ideale per intercettarli: la capacità di parlare il loro linguaggio ed entrare nel loro contesto ambientale e sociale, nel loro modo di concepire e vedere le cose".

"Io dico ai giovani che la legalità è una risorsa" continua don Aniello. "Conviene essere legali non solo a scuola, ma anche nel rispetto delle strutture che vengono messe a loro disposizione, dei loro coetanei, dei loro compagni, dei professori e dell'impegno scolastico. La cultura è fondamentale: Antonino Caponneto diceva che le mafie hanno più paura della pena che della pistola. La legalità conviene allo studio, al fine di costruire una personalità forte, nell'impegno e nelle scelte definitive che possono essere quelle della famiglia o del mondo del lavoro, con un bagaglio di legalità e allenamento a rispettare le cose e le persone, a essere trasparenti e corretti, che può consentire loro non solo di valorizzare le loro qualità, ma anche di cambiare il mondo e la società di oggi. I giovani non sono soltanto il futuro, ma anche il presente". 

Sugli ultimi avvenimenti accaduti in Valle Caudina, infine, don Aniello è d'accordo nel ritenere che non esistono più oasi felici: "Sono stato dieci giorni in Lombardia, in Val Camonica, Val Sabbia e Val Trompia, a parlare ai ragazzi. Qualche giorno fa, un'azione forte della Magistratura e della Procura di Brescia ha portato a evitare un furto di 80 milioni di euro da un caveau, grazie all'impegno, all'intelligenza e all'attenzione non solo delle Forze dell'Ordine, ma anche della Magistratura. Pugliesi e calabresi avrebbero portato a compimento questo bottino. Anche qui, non penso possiamo parlare di un'attività camorristica malavitosa che ha un'identità locale: solitamente, non sono malavitosi indigeni, come avviene nel Basso Lazio. E' tutta malavita di importazione. Piuttosto, gli irpini dovrebbero essere attenti, sentinelle, vigilanti, perché non si contamini questo territorio della Campania che, per molti versi, risulta ancora vergine, per quanto riguarda la malavita organizzata".

Colonnello Bramati: "I ragazzi hanno fatto la fila per venire a raccontarci quello che avevano visto"

"Credo che sia importante parlare di legalità agli studenti e ne ho le prove" afferma il Colonnello Luigi Bramati, comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino. "Nella Provincia ci sono stati dei gravi delitti, anche qui ad Avellino, a cominciare dalla scorsa estate. La gente ha fatto la fila per venire a raccontarci quello che aveva visto e per far punire i responsabili di quei delitti. E chi è venuto da noi? I giovani. Ragazzi come voi, che non hanno nessun interesse, che avevano paura, ragazzi puliti e che hanno voglia del bene, sono positivi. Già questa è una motivazione sufficiente per parlare di legalità ai giovani e per non disperdere questa grandissima ricchezza: la bontà, la purezza, la pulizia. Tutto ciò va alimentato dai ragazzi, soprattutto con efficienza".

Da qui, emerge l'importanza di diffondere un importante messaggio nelle scuole: "Cosa possiamo fare noi se non convincere i nostri giovani a rifiutare l'indifferenza e l'accettazione della violenza? La criminalità organizzata che cosa è se non sopraffazione, ingiustizia, violenza, marginalizzazione, umiliazione? Non dovete soggiacere a queste ingiustizie, dovete togliere linfa e potere alla criminalità organizzata".

Al "Rossi-Doria" si celebra la legalità, don Aniello Manganiello incontra gli studenti

I prossimi appuntamenti all'IPSEOA "Manlio Rossi-Doria" di Avellino

Il secondo appuntamento, adesso, avrà luogo sabato 19 marzo, alle ore 10. Su proposta dei rappresentanti d’istituto, gli studenti si confronteranno con Luigi Leonardi, testimone di giustizia e autore del libro ‘La paura non perdona’, che propone una riflessione sulla sua vicenda di uomo cui è stato negato di essere un libero imprenditore nella propria terra.

Con i due incontri, il ‘Rossi-Doria’ propone un messaggio civile efficacemente delineato dalla professoressa Monica Aprea, referente per gli eventi: "Agli studenti e alle loro famiglie proponiamo testimonianze ed esperienze vive e concrete perché la memoria ha bisogno non di formali celebrazioni ma di momenti che siano strumento di verità e giustizia". 

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