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Agronomi e funzionari dell’Arpac a confronto sulle attività agroalimentari

Cresce l'importanza e il ruolo dei laureati nelle discipline agronomiche

Agronomi e funzionari dell’Arpac a confronto sulle attività agroalimentari. L’incontro si è svolto presso l'auditorium dell'Istituto Tecnico Agrario e per Geometri ‘F. De Sanctis - O. D'Agostino' di Avellino. Il convegno è stato organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Avellino in collaborazione con il direttore dell’Arpac Campania, Claudio Marro. La prima parte, che è stata oggetto dell’incontro, ha focalizzato l’attenzione sull’attività dell’Agenzia. La seconda parte sarà oggetto di un seminario che si svolgerà il 29 novembre.

Ad aprire i lavori Luigi Stefano Sorvino, commissario straordinario dell’Arpac preceduti dai saluti del dirigente scolastico Pietro Caterini e il presidente dell’Ordine degli Agronomi, Ciro Picariello.

Sorvino ha evidenziato l’importanza del ruolo dei laureati e diplomati in discipline agronomiche nella tutela dell’ambiente ed in particolare nella salvaguardia dei suoli, oltre a sottolineare le croniche carenze di personale tecnico agenziale, anche di dottori agronomi e forestali, a fronte dell’incremento di compiti e funzioni che le normative di settore attribuiscono sempre più spesso alle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente.

A moderare il convegno Ciro Picariello presidente dell’Ordine degli Agronomi.

Molto soddisfatto il presidente Picariello per il successo dell’evento. “L’evento ha visto ampia partecipazione degli iscritti all’Ordine cui si sono aggiunti anche gli alunni dello stesso Istituto, nuove leve degli studi agronomici, fondamentali per una provincia che basa la sua economia sul settore primario e della trasformazione dei prodotti agricoli con punte di eccellenza nel comparto dei vini e degli olii”, ha affermato Picariello.

Hanno relazionato Claudio Marro, direttore tecnico f. f. dell’Arpac, agronomo e funzionario del dipartimento provinciale di Avellino, che ha illustrato in modo chiaro  l’impatto ambientale connesso con l’uutilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari, sia da un punto di vista tecnico-giuridico, ma anche pratico. Falco, funzionario Arpac, ha spiegato l’utilizzazione economica degli affluenti di allevamento mentre il collega Lubrano ha trattato l’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura. Invece, Michele De Vito, agronomo e funzionario Arpac, ha illustrato le attività di monitoraggio e controllo effettuate dall’agenzia ambientale negli ultimi anni con un focus sulle attività e criticità riguardanti il territorio della Provincia di Avellino.

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