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Acqua pubblica e Recovery Fund le priorità del “Comitato Acqua Bene Comune”

La presidente del comitato all'incontro con la Provincia

Il “Comitato Acqua Bene Comune – aspettando Godot” ha accolto l’invito all’incontro promosso dalla Provincia di Avellino, previsto per il 25/01/2021 e avente ad oggetto il Recovery Plan e la programmazione degli interventi per l’Irpinia. La Presidente del Comitato, avv. Anna Maria Pascale, ha illustrato l’importanza della risorsa idrica irpina per il nostro territorio, per la Campania e per parte del Mezzogiorno e la necessità che essa venga custodita anche a favore delle future generazioni.

"Quella del Recovery Fund è una opportunità che non possiamo perdere se vogliamo ottenere investimenti pubblici strutturali nel settore idrico che non gravino sulle tariffe.

Siamo pertanto in un’importante fase di proposta per intervenire sul presente e disegnare il futuro ed è nostro dovere lavorare per creare un fronte comune circa la necessità di utilizzare i fondi per importanti interventi sulle infrastrutture idriche della nostra provincia, che rispondano alle reali esigenze dei territori.

Considerando la rilevanza che la risorsa idrica ha per il nostro territorio, noi Irpini dobbiamo rivendicare un ruolo da protagonisti in Campania, anche per negoziare adeguatamente i trasferimenti idrici tra l’Irpinia e altri territori, per ottenere la perequazione tariffaria su base regionale ed adeguati ristori a vantaggio dell’Irpinia e dei Comuni che detengono le sorgenti.

Ma i fondi che potrebbero arrivare hanno delle limitazioni e c’è dunque bisogno di pianificare, programmare e progettare per poterli sfruttare al meglio.

Per questo motivo il Comitato è interessato a partecipare a ogni spazio di confronto e programmazione sul tema e lotterà per affermare innanzitutto la gestione pubblica dell’acqua, che deve restare fuori da qualsiasi logica di mercato, a maggior ragione ora che il settore idrico potrà beneficiare di importantissime sovvenzioni e prestiti pubblici.

Per noi, solo attraverso una gestione interamente pubblica del Sistema Idrico Integrato, libera cioè da qualsiasi interesse imprenditoriale di rientro degli investimenti e di incremento patrimoniale, si può assicurare, in provincia di Avellino e nell’Ambito distrettuale Calore Irpino, il servizio per tutti, salvaguardando il nostro bacino idrico attraverso il rifacimento, l’ammodernamento tecnologico ed il riassetto delle reti idriche e degli impianti.

Vanno quindi individuati interventi di natura strategica che abbiano un’ampia ricaduta sul nostro territorio, sia in termini di efficientamento energetico che di disponibilità di risorsa idrica insieme ad interventi locali sulle infrastrutture che rispondano ad obiettivi altrettanto importanti, quali il risparmio idrico ed il recupero delle perdite.

Certo, pianificare, programmare e progettare opere pubbliche in materia di Acqua è questione complessa e nell’attuale situazione c’è molta frammentazione e sono tanti i soggetti che se ne occupano.

Pertanto, per evitare una scarsa efficacia nella programmazione ed una difficile realizzabilità degli interventi, occorre una legislazione speciale che faciliti l’effettivo utilizzo di questa enorme mole di investimenti ed un soggetto unico pubblico che coordini il lavoro di tutti"..

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