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Acai, Ardolino: "Avellino ostaggio di un’amministrazione che antepone gli interessi di parte a quelli della comunità"

La nota del segretario nazionale di Acai onlus: "Tutte le azioni messe in campo non sono mai state ispirate a criteri di buon governo e trasparenza"

«La città di Avellino è sempre più in balìa di istituzioni locali incapaci di svolgere il proprio ruolo e che antepongono interessi di parte ai bisogni della comunità». Ad affermarlo è il segretario nazionale di Acai onlus, associazione di rappresentanza degli inquilini e dei consumatori, l’irpino Giovanni Ardolino.

«L’amministrazione comunale – ha proseguito il dirigente sindacale – sin dal suo insediamento non è stata in grado di dare risposte ai tanti problemi che attanagliano il capoluogo. Al contrario, le scelte compiute dal sindaco Gianluca Festa e dagli assessori della sua giunta hanno soltanto peggiorato la situazione, rendendo Avellino ancora meno vivibile. L’improvvisazione, l’assenza di confronto con le parti sociali, ma a quanto pare anche con lo stesso consiglio comunale, un’inaccettabile idea proprietaria della cosa pubblica e le troppe strane interferenze esterne, a cui si assiste, stanno fortemente penalizzando la città. Tutte le azioni messe in campo, dalla delocalizzazione del mercato bisettimanale allo smantellamento del terminal bus, dalla svendita del patrimonio comunale al piano acquisti di nuovi alloggi popolari, dal project financing per la realizzazione del nuovo stadio alla gestione della piscina comunale, non sono mai state ispirate a criteri di buon governo e trasparenza, né effettuate per dare risposte alle esigenze diffuse della cittadinanza, ma piuttosto appaiono costruite a misura di interessi specifici di qualcuno. Un dazio onerosissimo che Avellino è costretta a pagare. Alle inefficienze e alle nebulose politiche di Piazza del Popolo purtroppo si aggiungono l’insipienza e le scelte scellerate della Provincia, dell’Air e di altri enti di servizio, che stanno penalizzando il capoluogo e danneggiando l’intera Irpinia».

«E’ tempo di dire basta – conclude Ardolino – al depredamento delle risorse pubbliche e all’occupazione delle istituzioni da parte di un ceto politico incapace, vorace e autoreferenziale o peggio ancora eterodiretto dagli sponsor di turno, che non ha rispetto per i principi democratici e non tiene in alcun conto i bisogni sociali. E’ necessario, più che mai, un controllo sistematico da parte della cittadinanza su tutti gli atti amministrativi ed un forte impegno in favore del bene comune, per impedire il perpetrarsi di atti di sciacallaggio politico, da parte di chi sta gravemente disattendendo il mandato ricevuto e mortificando le istituzioni. L’unico gesto che costoro dovrebbero compiere, è fare un passo indietro. Inutile, però, aspettarselo».

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