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Qualità dell'aria: "Letteralmente irrespirabile ad Avellino e nelle zone limitrofe"

L'allarme lanciato dall'Osservatorio di Montevergine: "Molte centraline registrano valori di PM10 superiori a 200 mg/metro cubo"

Una giornata nera per la qualità dell'aria ad Avellino e nel suo hinterland. Come già segnalato dall'Osservatorio di Montevergine nelle prime ore della mattinata di oggi, infatti, gran parte delle centraline della rete AURA registravano valori di PM10 superiori a 60 mg/metro cubo. 

La situazione è progressivamente peggiorata con il passare delle ore. L'ultimo aggiornamento, risalente alle ore 20:30 circa, descrive un quadro a dir poco delicato della situazione in Irpinia: "Aria letteralmente irrespirabile ad Avellino e nelle aree immediatamente limitrofe. Molte centraline registrano valori di PM10 superiori a 200 mg/metro cubo".

Giordano: "Situazione abbruciamenti non più accettabile, attenetevi alla nuova ordinanza"

Una situazione, probabilmente, aggravata dai numerosi episodi di abbruciamenti presenti soprattutto nell'hinterland e nelle campagne circostanti il capoluogo irpino.

Ne è convinto il sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano che, in una nota, ha rivolto un appello alla cittadinanza, riguardante il rispetto della nuova ordinanza: "La situazione relativa agli abbruciamenti ha preso, quest’oggi, una piega non più accettabile da parte della comunità. Nonostante la nuova ordinanza con cui venivano individuati Lunedì, Mercoledì e Venerdì (nella fascia oraria 11/15) come giorni utili per poter procedere agli abbruciamenti di scarti vegetali, in diverse aree del paese abbiamo assistito a una pericolosa tendenza a contravvenire in maniera del tutto deliberata".

"Siamo perfettamente consapevoli della vocazione agricola del territorio, ed è per questo che abbiamo deciso di aumentare i giorni disponibili per gli abbruciamenti di vegetali" continua il primo cittadino. "Nonostante tutto, chiediamo al comparto uno sforzo: c’è bisogno di rispettare in maniera ferma e pedissequa le nuove disposizioni. I rilevamenti Arpac sulla qualità dell’aria ci consegnano un dato che non possiamo continuare ad accettare: chiediamo con fermezza a tutti di attenersi alla nuova ordinanza e bruciare i vegetali nei soli giorni di Lunedi, Mercoledi e Venerdi nella fascia oraria 11/15, non inserire materiale trattato con diserbanti e non effettuare le operazioni di abbruciamento a meno di 200 metri dalle abitazioni. Nel pieno rispetto di tutti, della legge e delle regole del vivere civile".

Dossier "Mal'Aria 2021": Avellino terzo capoluogo più inquinato d'Italia

Gli ultimi dati registrati non fanno altro che confermare, purtroppo, il trend negativo a cui va incontro, ormai da diverso tempo, il capoluogo irpino.

L’edizione speciale del dossier “Mal’Aria 2021” registra dati preoccupanti per 11 città italiane con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo. Tra queste spicca Avellino con già 39 sforamenti, risultando così il terzo capoluogo di provincia più inquinato d’Italia.

All'interno del dossier stilato da Legambiente, nell’ambito della campagna Clean Cities, l’associazione segnala i ritardi nell’applicazione dei provvedimenti di emergenza e dei piani di risanamento dell’aria, sia da parte del Governo che delle principali Regioni italiane. L’Italia è davanti a un bivio: pagare una multa miliardaria per inadempienza alla Commissione Europea, stimata da 1.5 a 2.3 miliardi di euro, oppure agire efficacemente e con urgenza per ridurre l’inquinamento delle nostre città.

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