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"A Scuola in Europa", cinque borse di studio per studenti campani di istituti tecnici e professionali

La proposta è rivolta a studenti meritevoli per programmi trimestrali in Belgio fiammingo, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ungheria

Fondazione Giovanni Agnelli, Fondazione Cav. Lav. Pesenti e UniCredit Foundation confermano anche quest’anno l’importante partnership con la Fondazione Intercultura attraverso il progetto “A Scuola in Europa” rivolto a studenti meritevoli degli Istituti Tecnici e Professionali di Campania, Piemonte e Lombardia.

In un mondo sempre più globalizzato la capacità di confrontarsi con culture diverse assume sempre maggiore importanza. Questa esigenza è particolarmente avvertita dalle tre Fondazioni che hanno deciso di sostenere nuovamente il progetto come importante opportunità formativa per il futuro delle nuove generazioni e per favorire il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali.

Grazie alla loro collaborazione, la Fondazione Intercultura ha riservato 15 borse di studio per un controvalore totale di € 135.000 per altrettanti programmi trimestrali totalmente gratuiti in Belgio fiammingo, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ungheria a cui possono concorrere studenti meritevoli, residenti in Campania, Lombardia e Piemonte con ISEE fino a 32.000 €. I ragazzi dovranno essere nati tra il 1° gennaio 2005 e il 31 agosto 2008 ed essere iscritti alle classi terze presso: 

  • Istituti Tecnici ad indirizzo: 

  • Agrario, Agroalimentare e Agroindustria,

  • Informatico e Telecomunicazioni,

  • Turismo,

  • Istituti Professionali ad indirizzo:

  • Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane, 

  • Enogastronomia e ospitalità alberghiera.

La partecipazione alle selezioni per i programmi di Intercultura si effettua iscrivendosi al bando di concorso accessibile e consultabile alla pagina www.intercultura.it/a-scuola-in-europa entro e non oltre il 10 novembre 2022. Alla scadenza delle iscrizioni, tutti i candidati intenzionati a partecipare sosterranno un percorso di selezione che comprende una prova d’idoneità online, colloqui condotti da volontari esperti dell’Associazione e un incontro con la famiglia del candidato. I risultati saranno comunicati entro febbraio 2023. Per ogni ulteriore informazione è possibile scrivere a borsedistudio@intercultura.it.

Le partenze sono previste nel corso dell’estate 2023. L'esperienza all’estero prevede l’accoglienza in famiglie selezionate, la frequenza di una scuola locale e viene seguita e viene seguita passo passo da un gruppo di volontari presenti in loco. Gli studenti partecipanti riceveranno da Intercultura la certificazione delle competenze acquisite in ogni fase del programma.  

Roberto Ruffino, Segretario Generale di Fondazione Intercultura: “Siamo particolarmente orgogliosi di poter contribuire alla formazione internazionale e interculturale dei ragazzi delle scuole tecniche e professionali grazie alla partnership di Fondazione Giovanni Agnelli, Fondazione Cav. Lav. Pesenti e UniCredit Foundation con la Fondazione Intercultura. I 13 studenti che stanno trascorrendo il loro trimestre all’estero stanno raccontando ai nostri volontari di Lombardia, Piemonte e Campania del grande processo di maturazione e cambiamento che sta avvenendo in loro, accolti nel cuore della società che li ospita, come figli e studenti nelle famiglie e nelle scuole. Questi giovani contribuiranno al capitale sociale del nostro Paese e lo renderanno sempre più in grado di competere alla pari tra le nazioni dell'Europa”.

Andrea Gavosto, Direttore Fondazione Agnelli: “Questo è un progetto innovativo realizzato insieme a partner prestigiosi fortemente motivati a fare la propria parte per migliorare la qualità dell’istruzione nel nostro Paese. La Fondazione Agnelli rinnova dunque con entusiasmo la propria partecipazione: la possibilità per le ragazze e i ragazzi selezionati per la borsa di fare un’esperienza di studio e di vita in un altro paese non solo arricchisce loro sul piano culturale e delle competenze per il futuro, ma è anche un segnale importante - tanto più in questi mesi di tensioni internazionali - nella direzione di un’idea condivisa di educazione e cittadinanza europea, con modelli scolastici sempre più convergenti”.

“Fondazione Pesenti crede fortemente nell’importanza dei programmi di mobilità internazionale rivolti alle nuove generazioni e per questo siamo soddisfatti di rinnovare il nostro sostegno al progetto ‘A Scuola in Europa’ di Intercultura, che lo scorso anno ci ha permesso di incontrare giovani straordinari pronti a costruirsi un futuro in Europa” dichiara Sergio Crippa, Segretario Generale di Fondazione Cav. Lav. Pesenti. “La consapevolezza della dimensione europea - attraverso la contaminazione di culture, esperienze e valori - è un prezioso valore aggiunto durante il percorso di formazione. Questa iniziativa con due partner prestigiosi come Fondazione Agnelli e Fondazione Unicredit è ancora più efficace perché è dedicata agli studenti degli istituti tecnici e professionali che avranno così pari opportunità, per un periodo di studi all’estero, rispetto alle ragazze e ai ragazzi iscritti ai licei”

Silvia Cappellini, Segretario Generale UniCredit Foundation: “Per noi di UniCredit Foundation è di fondamentale importanza investire nei giovani e nella loro istruzione, affinché le nuove generazioni possano esprimere al meglio il loro potenziale, garantendo così crescita e sviluppo di tutta la società. E’ per questo che siamo lieti di rinnovare il nostro impegno a favore dell’iniziativa ‘A scuola in Europa’, che offre anche agli studenti degli istituti tecnici l’opportunità di arricchire il loro percorso con esperienze di studio all’estero, importanti per la loro crescita personale e professionale.”

“STO VIVENDO UN SOGNO: IL TRIMESTRE ALL'ESTERO CHE STA CAMBIANDO LA MIA VITA”: 

LE TESTIMONIANZE DI ALCUNI STUDENTI CAMPANI ORA ALL’ESTERO

Intanto quest’estate sono partiti i 13 studenti vincitori della prima edizione del progetto “A scuola in Europa”. Accolti da una famiglia e inseriti in una scuola locale fino a fine novembre, questi adolescenti stanno vivendo un’esperienza formativa che sta cambiando la loro vita. In particolare, 5 di loro sono campani, partiti dalle province di Napoli, Salerno e Avellino. Ecco le testimonianze di alcuni di loro:

Antonio Laudisio di San Valentino Torio (SA), iscritto all'Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo  Professionale Agrario) di Sarno (SA) sta trascorrendo tre mesi nel Belgio fiammingo: “Abito nel centro di Anversa, una città stupenda con una storia bellissima: forse la città più bella in Belgio. Per me ha rappresentato un grande cambiamento passare dal mio paesino di 10mila abitanti in Italia a una città con mezzo milione di abitanti. Devo dire però che mi trovo benissimo e mi sono già ambientato in questa nuova realtà. Un’usanza strana che ho trovato qui è come si indica l’ora: se, ad esempio, sono le 7:30, noi diciamo ‘sono le sette e mezza’, invece qui si dice ‘half acht’ che, letteralmente significa, mezzo otto però lo usano come sette e mezza. La lezione più bella finora è stata una di biologia in cui, dopo tanta teoria, ci è stato chiesto di mettere in pratica in laboratorio quanto imparato, ed è stato fantastico, anche perché nella mia scuola in Italia non ho laboratori. E poi, così, ho imparato un nuovo metodo di studio che mi porta a prestare più attenzione in classe, sia per capire l'olandese, sia per comprendere al meglio la lezione. La giornata più speciale, infine, è stata il 1 settembre, ovvero il mio primo giorno di scuola, quando ho conosciuto nuove persone e culture diverse. Anche il pomeriggio è stato indimenticabile: ho fatto il mio primo allenamento con una squadra di calcio del posto e mi sono divertito un sacco. Una nuova abitudine che porterò in Italia sarà quella di essere una persona molto più indipendente, perché qui non ci sono i tuoi genitori a dirti tutto: devi cavartela da solo e questo mi ha fatto crescere come persona”.

Rocco Tedesco di Sant’Egidio Del M. Albino (SA), iscritto all'Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo  Professionale Agrario) di Angri (SA) sta trascorrendo tre mesi in Serbia: “Io mi trovo nella città più a nord della Serbia, Subotica. È molto grande rispetto al mio paesino in Italia, ma non è la più grande qui al nord: è una città relativamente nuova e presenta molte culture e etnie differenti. Qui molte persone parlano addirittura due lingue, poiché si trova al confine con l'Ungheria, quindi si parla sia l'ungherese che il serbo. Anche la mia scuola ha classi separate per la lingua serba e per l'ungherese. La mia scuola qui in Serbia è molto grande e ben organizzata: gli orari di lezione si dividono in mattina e pomeriggio, io ho il turno di pomeriggio che inizia alle 13 e finisce alle 18:50. La scuola ha anche una fattoria per veterinaria e un vigneto, una piantagione di mele e una di prugne: per chi, come me, fa l'indirizzo agrario è un ottimo modo per sviluppare le mie conoscenze. È molto bello perché andiamo 2 giorni a settimana per mettere in atto quello che impariamo, cosa che purtroppo non è possibile nella mia scuola in Italia, non avendo a disposizione tutto questo spazio. Qui sto imparando tantissime cose che altrimenti non capirei, soprattutto grazie alla pratica. Non c'è un vero e proprio giorno speciale fino adesso perché ogni giorno faccio cose nuove e differenti e imparo tanto ad adattarmi a situazioni differenti, però se devo sceglierne una direi il giorno della festa di compleanno del mio fratello ospitante: è stata una festa bellissima e divertentissima come la tradizione serba vuole”.

Marco Leone di Pagani (SA),  iscritto all'Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo  Professionale Agrario) di Angri (SA) sta trascorrendo tre mesi  in Francia: “Due parole per indicare Clermont, il paese in Francia dove sto trascorrendo il mio trimestre scolastico? Antico e bello. I francesi hanno un modo tradizionale per tagliare e mangiare il formaggio, mi diverte molto questa cosa. Sto imparando a fare “Escalade” ogni lunedì, uno sport mai fatto prima d’ora che mi piace molto. Le lezioni di educazione fisica e inglese sono le più belle. La giornata che ricorderò? Una magnifica, stupenda: quella trascorsa a Parigi, con giro in città e visita a una mostra di libri. La città più bella che abbia mai visto. Mi ha dato sensazioni bellissime”.

Alessia Musto di Forino (AV), iscritta all'Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera Manlio Rossi Doria (indirizzo Professionale Alberghiero) di Avellino sta trascorrendo tre mesi in Francia: “Bonneville è accogliente e ha molte montagne attorno, e questo mi permette di fare tante passeggiate  nel week end con la mia famiglia ospitante. Le lezioni mi piacciono tutte. in particolare ricordo  la prima volta che sono andata in cucina e ho scoperto la cucina francese! Sto imparando anche a lavorare perché, dato che la scuola ha anche un hotel, le pietanze che cuciniamo vengono servite alle persone che pernottano. E questo ci dà molte soddisfazioni, visto che spesso abbiamo un riscontro dai clienti. Vorrei portare in Italia l'abitudine di indossare la divisa perché secondo me oltre a rappresentare la scuola, rispecchia anche serietà ed eleganza”.

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