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La Zeza di Bellizzi Irpino sfila ad Avellino sognando Venezia

Il capo zeza Pellegrino Iannaccone: "Portiamo avanti questa tradizione anche per ricordare le persone scomparse, in particolare coloro che hanno contribuito affinché questo gruppo restasse unito"

Dopo la grande sfilata di domenica, oggi ad Avellino protagonista del martedì grasso è stata la Zeza di Bellizzi Irpino, che ha sfilato lungo Corso Vittorio Emanuele per poi raggiungere l'aula consiliare di Palazzo di Città dove si è svolta la tipica rappresentazione e il ballo della quadriglia.

La Zeza di Bellizzi Irpino sfila ad Avellino sognando Venezia

Zeza di Bellizzi Irpino: "Una tradizione viva nel ricordo di chi non c'è più"

La Zeza è espressione di un'antichissima tradizione popolare di origini napoletane. La prima canzone di Zeza, infatti, andò in scena nel Seicento nel territorio partenopeo per poi diffondersi anche nella frazione avellinese di Bellizzi Irpino, chiamato il “Casato delle Bellezze”, che durante la stagione calda ospitava i regnanti napoletani che si dedicavano alla caccia. "I Caracciolo venivano a Bellizzi dove organizzavano feste durante le quali si tenevano farse tragi-comiche. Nascosti nel buio delle campagne, i contadini assistevano alla rappresentazione e così appresero il copione che poi è stato tramandato di generazione in generazione" ha spiegato il capo zeza Pellegrino Iannaccone che insieme con il suo gruppo ha espresso un desiderio al sindaco di Avellino Gianluca Festa: "Sarebbe bello poter ritornare a Venezia dove ho trascorso momenti bellissimi. La zeza è una passione ed una tradizione che vive ancora per ricordare le persone scomparse, in particolare per coloro che hanno contribuito affinché questo gruppo restasse unito".

"Il prossimo anno andremo a Venezia perché la Zeza è un orgoglio ed è giusto farla conoscere a tutta Italia" ha risposto il primo cittadino.

Questa mattina, nell'aula consiliare del Comune di Avellino, dopo il ballo della quadriglia si è tenuto il Premio Zeza 2023 e la presentazione del libro "Patrimonio culturale e festività dei carnevali: gli itinerari urbani dei risultati storici in Campania". "Ciò che più mi ha colpito della Zeza di Bellizzi Irpino è il fatto che si svolga sia in spazi pubblici sia in quelli privati coinvolgendo tante persone" ha dichiarato Pasquale De Toro, professore del Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II di Napoli.

"La Zeza di Bellizzi è il fiore all’occhiello del Carnevale di Avellino", afferma il sindaco di Avellino Gianluca Festa. "Una eccellenza da mettere in vetrina. Una preziosa risorsa di questo territorio da esportare fuori dai nostri confini. Insomma, un vanto per la nostra comunità che come tale va promosso e valorizzato in ogni sede, pubblica e privata. Oggi la Zeza di Bellizzi, con in testa il suo Capo Zeza, Pellegrino Iannaccone, è arrivata davanti alla Casa comunale per esibirsi nella consueta quadriglia che ha coinvolto e ha emozionato tutti i presenti", conclude. 

La Zeza di Bellizzi conserva ancora lo stesso canovaccio, gli stessi abiti, la stessa atmosfera del passato e, come nel Seicento, i ruoli femminili sono ricoperti da attori maschi.

La Zeza proseguirà la giornata di festeggiamenti a Bellizzi Irpino dove il Carnevale si concluderà nell'Anfiteatro con lo "Zezone", uno spettacolo dove tutti i figuranti di ogni maschera, goliardicamente e con audacia, canteranno e reciteranno. E, infine, si terrà il ballo della quadriglia con la partecipazione dell’intera popolazione.

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