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Avellino ricorda Giulia e Thiago: "La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti"

In Piazza Libertà, si è svolta una manifestazione per esprimere vicinanza alla famiglia della giovane 29enne uccisa dal compagno e per chiedere al Governo la costituzione della Consulta Nazionale sui femminicidi

Avellino è scesa in piazza per ricordare Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello lo scorso 27 maggio nel Milanese mentre portava in grembo il loro bambino, Thiago, che sarebbe nato fra due mesi.

Avellino ricorda Giulia e Thiago: "La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti" (Foto Vinicio Marchetti)

"La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti"

Una manifestazione, quella tenutasi questo pomeriggio in Piazza Libertà, che è stata promossa dal Comune di Avellino e dalla Provincia ed organizzata dai coordinamenti delle donne e delle politiche di genere dei sindacati confederali, dalle associazioni, dai centri anti violenza irpini e dai comitati, per esprimere vicinanza alla famiglia di Giulia e a tutte le donne vittime di violenza di genere e chiedere al Governo la costituzione della Consulta Nazionale sui femminicidi.

Lucia De Stefano, mamma di Antonella Russo: "Denunciate e andate via al primo episodio di violenza"

Tra i manifestanti Lucia De Stefano, la mamma di Antonella Russo, studentessa di Solofra uccisa il 20 febbraio del 2007 all'età di 23 anni dall'ex compagno della madre: "E' un dolore che non passa con cui ho imparato a convivere, sono giorni tristi perché oggi avremmo dovuto festeggiare il suo onomastico, ieri il suo compleanno ma lei non è più qui con noi. Voglio ricordare Antonella partecipando a questa iniziativa. Sono qui per dare un contributo affinché nessuna donna venga più uccisa, purtroppo ogni giorno riceviamo notizie drammatiche riguardanti donne che subiscono maltrattamenti oppure che vengono ammazzate da uomini violenti". Infine l'appello a tutte coloro che in questo momento sono vittime di violenza e non riescono a trovare la forza e il coraggio di porre fine al loro dramma: "Denunciate! Andate via al primo campanello d'allarme, al primo episodio di maltrattamento".

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