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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Perinetti: "Voci su Pazienza non vere, nessuna divergenza sul mercato. Sconfitta? Abbiamo l'occasione per riscattarci"

Il direttore dell'area tecnica biancoverde ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la sconfitta di ieri al Partenio

Giorgio Perinetti, direttore dell’area tecnica, è intervenuto nel corso della trasmissione Contatto Sport: “Sono state due sconfitte contro due squadre che stavano attraversando un buon momento di forma. È una sconfitta che segna molto tutti noi, il mister e il capitano ieri hanno evidenziato il momento, hanno sentito di dover chiedere scusa per la prestazione. È un ulteriore dispiacere che coinvolge tutti noi, capiamo le reazioni negative che sono istintive probabilmente ma anche da considerare naturali. Nel calcio però bisogna pensare altresì al domani. Già stamattina abbiamo esaminato la situazione, abbiamo parlato con la squadra che è molto rammaricata. Bisogna reagire, guardare avanti. Abbiamo un impegno immediato e c’è l’occasione per scaricare la tensione su questa partita, contiamo di farla nel migliore dei modi. Dobbiamo cercare i correttivi per eliminare questo problema che è diventato troppo lungo ed evidente. È stato già fatto un tentativo dal mister nel primo tempo con il modulo, ma non è andato bene. Dobbiamo continuare a lavorare e cercare il modo di superare questa situazione che in casa è diventata pesante”.

Sull’equilibrio: “Parliamo di Monopoli e di vittoria di misura, di carattere, sudata dell’Avellino. Oggi l’allenatore della Juve Stabia dice di aver vinto da grande squadra, in undici contro nove, a Monopoli. C’è chi valorizza qualsiasi cosa e chi deprime qualsiasi cosa. Troviamo un po’ un equilibrio nel mezzo. La Juve Stabia è meritatamente prima perché ha questo carattere, è avanti con merito e a dirlo è la classifica. Ci sono però anche delle casualità che vengono ad aiutare queste situazioni”.

Sulle indiscrezioni circolate su Pazienza: “A prescindere che queste voci vengono sempre fuori quando non si vince, quando si perpetua una situazione come quella che stiamo vivendo noi. Non c’è nessun problema di questo tipo. Con il mister abbiamo parlato ieri sera e stamattina, ci siamo confronti, anche con la squadra. Non c’è nulla. È chiaro che siamo sotto le stelle, tutti siamo in discussione quando non ci sono dei risultati o ci sono risultati così ritualmente negativi in un certo contesto, così come sono ritualmente positivi in un altro, dobbiamo sempre ricordarlo. La contestazione di ieri credo sia dovuta alla delusione. È una cosa che accettiamo, deve farci riflettere per lavorare meglio e per cercare di fare meglio. La notizia destabilizzante di un contatto con Clotet fa sorridere, non verrebbe mai in questa categoria perché ha altri pensieri e traguardi, ma non è assolutamente indicato per il futuro”.

Parole di Tito? “Penso sia anche un atto di responsabilità assunto dalla squadra a nome di Tito e del mister. Dobbiamo essere capaci di reagire, adesso non possiamo piangere soltanto sugli errori. Certo, toccherà al mister trovare delle soluzioni, ma dobbiamo partire dalle cose più semplici, magari senza prendere gol evitabili come quelli contro Sorrento e Messina. Sono errori che dobbiamo evitare. Poi dobbiamo migliorare sulle palle inattive. La squadra ha difficoltà mentali che nemmeno io mi aspettavo, ho acquistato calciatori di carisma e devono essere loro i primi ad aiutare a superare il momento negativo. Fuori casa queste caratteristiche le tiriamo fuori, in casa non riusciamo ad esprimerci e le cause le stiamo cercando. La pressione l’accettiamo, ma se restiamo tutti uniti riusciamo a fare qualcosa. Ieri abbiamo fatto malissimo, lo sappiamo. Abbiamo chiesto scusa, era giusto farlo. È da sbloccare una situazione mentale. Tito dice di non aver mai visto uno spogliatoio unito come questo ed è la verità, lo posso confermare perché c’è unità ma neanche loro riescono a spiegarsi questo rendimento al Partenio. Stiamo cercando di aiutarli a stare più sereni, a liberare la mente e a non pensare a fattori esterni”.

Sulla stagione: “Sono venuto qua per cercare di portare l’Avellino in Serie B, ma parto da un quattordicesimo posto. Se andiamo a vedere i giocatori che ho spostato, solo tre stanno facendo bene: Konate, Murano e Illanes. Tutti gli altri ceduti, sei sono addirittura riserve, uno è infortunato perenne e quattro sono stati spostati. Quest’anno abbiamo trovato una squadra che sta facendo cose incredibili, con un allenatore che sta facendo bene e un direttore che ha indovinato tutto. Ha avuto anche un regalo dalla Triestina con Adorante. Sto cercando di portare l’Avellino a competere per il primo posto, spero di riuscirci fino alle ultime giornate e spero di giocarmi eventualmente le carte ai playoff”.

Presunte divergenze con Pazienza sul mercato di gennaio? “Sono cose assurde e non vere. Coinvolgo sempre l’allenatore nelle scelte. Tutti i giocatori arrivati sono stati valutati prima da Rastelli e poi da Pazienza. Il mister non ha potuto partecipare alla costruzione della squadra in estate perché non c’era, mi sembrava doveroso aiutarlo ad avere a disposizione qualche calciatore che potesse dargli una mano ora. De Cristofaro e D’Ausilio hanno giocato con Pazienza, Llano è stato visionato dal tecnico nell’impossibilità di arrivare a Garattoni. Starita lo avevamo preso, poi qualcuno ha dato una stretta di mano ed è sparito. Rocca è un calciatore conosciuto, accettato da Pazienza. Abbiamo preso giocatori titolari nelle loro squadre, l’unico in ritardo di condizione era Liotti ma rappresentava un’occasione troppo ghiotta. Llano? Si sta ambientando in un contesto diverso. Tra me e Pazienza c’è stata massima sintonia sul mercato”.

Sul presidente: “È sempre presente. È una persona eccezionale, rispetta i ruoli. Dopo la sconfitta era negli spogliatoi, a confrontarsi con la squadra e a spronarla. Lo vedo spesso, parliamo sempre. Oggi sono io in difficoltà con lui perché ha sempre risposto sì a quello che abbiamo chiesto. È il primo tifoso, è doppiamente rammaricato e noi siamo doppiamente in debito con lui. Dobbiamo dargli le soddisfazioni che merita perché fa sacrifici importanti. Fa tutto quello che può per testimoniare la vicinanza della proprietà alla squadra”.

Sul Potenza: “Le insidie sono sempre le solite, non sarà una partita facile. Fuori casa abbiamo sempre risposto, anche al risultato negativo di casa siamo sempre riusciti ad imporci fuori. Mi auguro che sia ancora così. Dobbiamo fare i conti con qualche acciacco, pensare alle tre partite in otto giorni e portare a casa punti”.

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