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Martedì, 30 Aprile 2024
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Panettone, storia e curiosità sul dolce tipico delle festività natalizie

Soffice al tatto, con la sua cupola tondeggiante e l'alveolatura interna di colore giallo, il panettone ha conquistato tutta Italia partendo da Milano

Oltre all'albero di Natale, ai festeggiamenti, alle luminarie che invadono magicamente le strade delle città, a dicembre c'è grande attesa anche per gustare il panettone. Questo dolce della tradizione meneghina è diventato nei secoli il re dei lievitati delle festività natalizie ed un elemento immancabile per concludere la cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre o per accompagnare un brindisi con un buon bicchiere di prosecco. 

Com'è nato il panettone

Soffice al tatto, con la sua cupola tondeggiante e la sua alveolatura interna di colore giallo, il panettone ha conquistato tutta Italia grazie al suo aroma di burro, vaniglia e agrumi ed è diventato il vanto di numerosi artigiani della pasticceria. Ma quali sono le sue origini? Scopriamolo.

Il panettone nasce a Milano. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1606 quando il primo dizionario milanese-italiano presenta il termine "Panaton", ovvero grosso pane che si prepara il giorno di Natale. Il panettone è legato alla tradizione dell'epoca medievale di preparare, in occasione del Natale, dei pani molto ricchi che venivano serviti a fette dal capofamiglia ai commensali. Una tradizione natalizia milanese di cui parla Pietro Verri nella sua “Storia di Milano”, edita fra il 1782 e il 1799. 

Intorno all'origine del panettone si sono diffuse nel tempo diverse leggende, più o meno accreditate. La prima riguarda la storia di Toni risalente al 1495, alla corte di Ludovico Maria Sforza. Durante la vigilia di Natale, il cuoco di casa Sforza brucia accidentalmente il dolce preparato per il banchetto. Lo sguattero, un certo Toni, decide così di scarificare il suo panetto di lievito ottenendo un dolce che fu così apprezzato dagli ospiti tanto da essere chiamato in suo onore “pan del Toni”.

Un'altra leggenda racconta di Ulivo - o Ughetto - degli Atellani, falconiere del duca. Si innamora, corrisposto, di Adalgisa, figlia del panettiere Toni. Per trascorrere del tempo con l’amata si fa assumere da Toni come garzone, sotto mentite spoglie. Rendendosi conto della difficile situazione economica del panettiere, inventa un dolce aggiungendo all’impasto del pane zucchero, burro, uova, cedro e uva passa. 

La terza leggenda vede suor Ughetta, cuoca in un convento poverissimo, mettere insieme pochi ingredienti per creare un dolce per le consorelle in occasione del Natale. Uova, canditi, uvetta e zucchero si uniscono all’ impasto del pane. Prima di infornarlo vi incide sopra una croce per benedirlo. 

La tradizione di San Biagio

L'usanza milanese vuole che la mattina di San Biagio (3 febbraio) le famiglie facciano colazione con un pezzetto di panettone avanzato da Natale per tenere lontano i malanni e proteggersi dal mal di gola. 

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