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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Sanità irpina, Pizzuti e Morgante snobbano l'incontro in comune

I dirigenti disertano l'incontro istituzionale con i Capigruppo e l'Amministrazione Comunale

Salta l'incontro programmato in data odierna, presso Palazzo di Città, tra l'Amministrazione Comunale di Avellino e i rappresentanti della sanità locale (Presidente Ordine dei Medici, Direttore Generale A.O. Moscati, Direttore Generale ASL, Presidente dell'Ordine dei Medici) al fine di intraprendere un percorso di efficace collaborazione istituzionale, conseguenzialmente alle condizioni della sanità irpina che hanno evidenziato gravi problematiche e criticità della rete ospedaliera e della medicina territoriale.

Il motivo è rappresentato dall'assenza del direttore generale dell'Azienda Ospedaliera "San Giuseppe Moscati", dott. Renato Pizzuti, e del direttore generale dell'Asl di Avellino, dott.ssa Maria Morgante.

Sanità irpina, Pizzuti e Morgante snobbano l'incontro in comune

Sellitto: "Ci sono delle aree della provincia completamente sprovviste di case di comunità"

Il Presidente dell'Ordine dei Medici di Avellino, Francesco Sellitto, commenta l'episodio: "Si doveva parlare di sanità soprattutto territoriale, in quanto il Pnrr incide in maniera importante soprattutto su questo aspetto della medicina. Dal punto di vista ospedaliero, si tratta soltanto di riammodernare le strutture, niente di più. Volevo ribadire alcuni concetti espressi già diverse volte: non condivido il piano elaborato dalla Regione per quanto riguarda la Provincia di Avellino in quanto, a mio avviso, non è sufficiente. Salta completamente la prossimità delle case e degli ospedali di comunità con il cittadino-utente: andrebbe rivisto in modo che ci sia quantomeno una casa di comunità per ogni AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale, ndr), cosa che mi sembra non sia stata valutata. Dapprima era stato elaborato un piano con sette case di comunità, poi con dieci. Però ci sono aree della provincia completamente sprovviste di queste case: mi viene da pensare alla Valle Caudina, lontana dal capoluogo e che non avrà una casa di comunità. Un cittadino di questa zona andrà alla casa di comunità a 30 km di distanza, al pronto soccorso del Moscati o a quello del Rummo di Benevento per farsi mettere dei punti? Credo che questo aspetto, oltre alla difficoltà di reperire il personale, sia quello che farà fallire il piano: non andremo avanti in questo modo". 

La città capoluogo presenta, a sua volta, delle carenze? "Nella riorganizzazione, Avellino non era penalizzata assolutamente, in quanto erano previsti, nel piano regionale, un ospedale e una casa di comunità. Quello che non condivido è la vicinanza di un altro ospedale di comunità a quello di Avellino, che è posizionato a Monteforte, a soli 6 km di distanza. Ma la logica che ha portato a questo 'parto' è quella di utilizzare strutture già in possesso dell'Asl o dell'Azienda Ospedaliera Moscati: quindi ristrutturare ciò che è già esistente e non costruire strutture ex novo. Il posizionamento di queste strutture non è omogeneo, e ciò non va bene".

Secondo Sellitto, è necessario anche intervenire nella rete dei medici: "Al momento, funziona ancora, anche se ci sono degli scricchiolii che si stanno avvertendo: ascoltiamo, ogni giorno, sindaci che si lamentano della carenza di medici, non presenti in tutti i comuni. Anche in questo senso, serve capillarità: noi andremo sempre peggio, perché le graduatorie regionali si stanno esaurendo e tra qualche anno non saremo più in grado di coprire le carenze che si verranno a verificare. Il problema è a monte, perché non si è permesso ai laureati in medicina di andare verso il corso di formazione in Medicina Generale o verso le specializzazioni. Assistiamo a delle cose straordinarie: carenze in assistenza primaria o in continuità assistenziale che non si coprono, ma anche specialisti ambulatoriali che non si trovano. Vuol dire non solo che mancano medici, ma anche che la nostra provincia non ha più sex appeal".  

Infine, sull'ex Asilo Patria e Lavoro, prossima sede dell'Ordine dei Medici: "Siamo a buon punto. Aspettiamo un'ultima risposta da parte della Sovrintendenza che dovrebbe dichiarare alienabile il bene. Penso che, nel giro di un mese, dovremmo risolvere un problema. Dentro ci saranno da fare un bel po' di lavori: vogliamo farli puntigliosamente, perché abbiamo intenzione di offrire alla città una struttura degna. Mi auguro che, entro un anno, riusciamo a inaugurarla".

De Simone: "Il sindaco ci mette sempre la faccia, gli altri oggi non vengono a metterla"

Delusione e rabbia nelle parole del consigliere comunale Elia De Simone: "Credo di avere un po' di esperienza, sono più di 40 anni che faccio il medico e ho navigato in tutte le realtà ospedaliere. Le dinamiche le conosco: non tutti hanno avuto ragione, non tutti hanno avuto torto. Non esiste che il pubblico ha ragione, il privato ha torto. Sono dell'idea che se c'è una vera concorrenza, funzionano bene entrambi. Come leggere queste assenze? Con la volontà di non considerare quel che è il partner della sanità in una città, ossia l'amministrazione comunale e il sindaco. Se ci sono rapporti non idilliaci, vuol dire allora che non hanno capito niente di quest'incontro. Il sindaco ci mette sempre la faccia, gli altri oggi non vengono a metterla. Voglio ricordare a qualcuno che ha detto che non abbiamo fatto niente: siamo stati due anni, grazie anche ad altri colleghi dell'opposizione, a fare un servizio per la città, prima i test e poi i tamponi, e non ho mai avuto il piacere di un'istituzione sanitaria che venisse a trovarci. Anzi, forse ci hanno anche deriso qualche volta. E, se ciò è stato possibile, è stato grazie all'amministrazione comunale, all'Esercito, alla Protezione Civile e alla Misericordia. L'amministrazione ha messo il Campo Coni a disposizione, continua a mettere a disposizione una sede per le vaccinazioni. Io non capisco perché si continua a essere pretestuosi: lo si è stati anche quando i ragazzi hanno chiesto gli screening a scuola. Anche su questo l'opposizione ha criticato. La dobbiamo smettere di cercare cavilli per non far fare: noi dobbiamo andare avanti. Ora, basta. La politica deve smettere di cercare questi pretesti".

Russo: "Mettere al centro il cittadino, capire quali sono i suoi bisogni e organizzare il sistema sanitario"

Il consigliere Franco Russo rimarca l'importanza di quest'incontro che, purtroppo, non si è svolto: "Spesso il sistema sanitario viene modificato per far comodo ai vertici. Invece, dovremmo avere un obiettivo diverso: mettere al centro il cittadino, capire quali sono i suoi bisogni e organizzare il sistema sanitario. Oggi, si parla molto di questo spazio vuoto tra territorio e ospedale, di integrazione tra le due componenti. Negli ultimi decenni ci sono stati tagli indiscriminati alla sanità, abbiamo perso tantissime professionalità e abbiamo garantito assistenza di qualità molto inferiore a quella necessaria a tutti i nostri cittadini. Se ci mettiamo anche che la Regione Campania, per quanto riguarda il finanziamento pro capite sulla sanità, ha sempre perso da decenni, perdiamo milioni di finanziamenti ogni anno. Ringrazio il presidente Sellitto, mi dispiace che non vedo altri rappresentanti istituzionali. Vorremo migliorare le condizioni dei nostri cittadini".

"Queste assenze sono uno schiaffo non solo alla città, ma a tutti i cittadini irpini" conclude Russo. "Vogliamo sapere, ad esempio, che cosa si fa per il Centro per l'Autismo ad Avellino: sembra che, finalmente, il Comune stia concludendo. Il Centro per l'Autismo in Alta Irpinia è stato realizzato in pochissimo tempo e funziona bene anche. Ma abbiamo bisogno anche di un Centro per il capoluogo e che sia destinato sempre agli autistici, Chiedo, a tal proposito, che ci sia una sorta di comitato di gestione, rappresentato dall'amministrazione comunale, dall'Asl, dalla Regione Campania e anche dai rappresentanti dei genitori dei bambini autistici. Tutti insieme devono garantire sempre che quella struttura, una volta aperta, venga utilizzata sempre e solo per quella funzione. La Regione Campania, da quest'anno, ha previsto qualcosa di vergognoso: tetti di spesa mensili. Cittadini che hanno bisogno di assistenza fanno a guerra di continuo per avere riconosciuto il diritto alla salute".

Chiesto incontro con la presidenza della Regione Campania 

I consiglieri-medici, Franco Russo, Elia De Simone, Amalio Santoro e Luigi Preziosi, hanno deciso di produrre un documento da destinare alla presidenza della Regione Campania. Il punto di partenza dell’incontro di oggi era il dibattito consiliare del 15 dicembre scorso, durante il quale “si erano evidenziate le gravi problematiche della sanità irpina”. Per questo motivo, “si era deciso di chiedere un incontro tra l’amministrazione comunale, i capigruppo consiliari, con i responsabili dell’azienda ospedaliera Moscati e dell’Asl, al fine di intraprendere un percorso di collaborazione istituzionale”.

Il documento, però, non può che prendere atto di un fatto: che i vertici dell’azienda ospedaliera e dell’Asl “si sono sottratti ancora una volta al confronto democratico; che i recenti atti di programmazione regionale in materia di sanità non tengono in alcun conto le proposte e le indicazioni delle istituzioni locali”.

Quindi i consiglieri comunali decidono di bypassare Moscati e Asl e chiedono “un immediato incontro con la presidenza della Regione Campania per affrontare le criticità della sanità irpina e avviarne un rapido percorso di rilancio”.

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