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Europee 2019: l'Irpinia premia i 5 Stelle, ma la Lega non sfigura

I dati emersi sono in linea con quelli regionali e dell'intera Circoscrizione Meridionale

In attesa che alle 14 di oggi si apra lo scrutinio che regalerà a 44 comuni un nuovo sindaco (a Venticano i giochi già sono fatti), salvo ballottaggio, un primo commento può e dev’essere fatto sui dati che arrivano dall’Irpinia sulle europee. Contrariamente a quanto in queste ore si è registrato per il dato Nazionale, i 118 comuni irpini al voto hanno fatto emergere la propria preferenza per il Movimento 5 Stelle (29,94%), anche se la Lega tiene bene con un “ricco” 21,98%.

Europee: ecco i dati definitivi in Irpinia

Un balzo in avanti notevole per i partiti del Governo giallo-verde che cinque anni fa, sempre in occasione della tornata europea, fecero registrare rispettivamente il 19,67% per i grillini e la totale assenza in lista dei leghisti. Passo indietro, ma non troppo, per il Partito Democratico che nel 2014 stracciò tutti per preferenze in Irpinia (37,24%), ma che oggi raccoglie solo il 20,72%. Crolla senza appelli, invece, Forza Italia che in cinque anni è passato dal 20,78% ad un misero 12,57%.

Europee: ecco i dati definitivi per la Campania

Nel leggere questi dati, in linea con quelli della Campania e di tutta la Circoscrizione Meridionale (quella che regalerà 18 parlamentari europei all’Italia), è quasi “automatico” pensare a ciò che accadrà con le comunali. I 5 Stelle riusciranno a tenersi stretto il primato anche nei singoli comuni dove si sono presentati? Non è sicuramente questo il momento per dirlo (lo scrutinio è lungo), ma stando agli exit poll sembra proprio di no. Ad esempio prendiamo Avellino, capoluogo di Provincia, al voto dopo l’anonima esperienza pentastellata (durata solo cinque mesi).

Europee: ecco i dati definitivi per la Circoscrizione Sud

Il comune irpino sembra volersi affidare al centro sinistra, correndo veloce verso un ballottaggio tra Luca Cipriano e Gianluca Festa. Vero è che i due candidati (il primo appoggiato ufficialmente dal PD) sono i due accompagnati da più liste, ma il circa 12% di Picariello e il 10% della D’Agostino lasciano con l’amaro in bocca i volti noti dell’esecutivo che in queste settimane si sono alternati per “tirare la volata” per il 26 maggio.

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