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Le Province piangono, ma la politica continua a concedersi benefit

Il presidente Domenico Gambacorta e tutti i consiglieri si lamentano dei tagli di circa 12 milioni, ma intanto viene indennizzato il suo datore di lavoro per 7000 euro al mese per l'attività svolta in Provincia di Avellino e al Comune di Ariano. Nel mirino anche il consigliere provinciale e sindaco di Caposele Stefano Farina (rimborso di circa 400 euro in un mese) che cade dalle nuvole: "Non vengono dati a me direttamente"

Da un lato si piange miseria, dall’altra si nasconde un benefit. Vogliamo partire da questo ultimo punto visto che la notizia è stata tenuta sempre sotto silenzio. E’ la legge che lo permette, recita testualmente: “gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici sono a carico dell’Ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche”.

Tradotto e per esemplificare per il lettore: il presidente della Provincia Domenico Gambacorta per esplicare le sue funzioni politiche all’Ente di Palazzo Caracciolo (circa 50 ore) e al Comune di Ariano (altre 50 ore) fa rimborsare il suo datore di lavoro, la Biogem, azienda pubblica con presidente del consiglio di amministrazione Ortensio Zecchino, oltre 7000 euro al mese.

 Ma non è solo il suo caso: Stefano Farina, o per meglio dire la sua azienda (Poste Italiane), altrimenti si incorrerebbe in qualche inesattezza, riceve rimborsi (400 euro in un mese) per l’assenza sul lavoro del suo dipendente. Cade dalle nuvole rispetto alla notizia: “Non vengono dati a me direttamente”. Lo capiamo non vanno sul suo conto in banca, ma servono, senza ombra di smentita a coprire la sua assenza dal lavoro.

Si tagliano le funzioni in Provincia e dello stesso passo dovrebbe essere anche meno gravoso l’impegno per i consiglieri ma spulciando all’albo pretorio si scopre ben altro. Per non parlare poi dello staff che il presidente della Provincia si è allestito con cinque nuove unità a tempo determinato verso fine dicembre 2014 giocando di anticipo rispetto all’entrata in vigore delle norme della legge di stabilità che per sua stessa ammissione non ha potuto applicare per i forestali.

Contraddizioni che non sono state raccolte neanche dai sindacati che sull’argomento non si sono mai espressi. Va dato però atto che sulla questione staff Farina è stato l’unico a farsi sentire, per poi mollare l’attenzione sull’argomento.

I capigruppo indistintamente avevano convocato una conferenza per gridare allo scandalo dell’assenza di attenzione per le Province da parte dello Stato centrale. Vi risparmiamo le solite litanie. Non si sarebbero mai aspettati di trovarsi a rispondere di altro. Anche perché se non fosse stato per la domanda del cronista della nostra testata, chissà per quanto altro tempo la notizia sarebbe passata sotto traccia.

 La notizia c’è, il rimborso lo stesso, il benefit anche. Il presidente della  Provincia ha cercato di parare il colpo augurando al cronista di sedere in un ramo del Parlamento per cambiare la legge.  

Capiamo il nervosismo del presidente Gambacorta: una giornata difficile anche in consiglio provinciale.

Il consigliere provinciale Enzo Alaia, oggi a suon di preferenze siede anche nel consiglio regionale ha annunciato: “Da un anno la Provincia è ferma” E fa gli esempi: “sei mesi per chiedere un sopralluogo per una frana su una strada che continua ad allargarsi. Non ci sono risposte e interventi sul sociale, sui forestali, sulla viabilità, tutti problemi che riguardano la collettività. E in provincia si pensa a fare altro. Ho anche documentato con fotografie lo stato delle cose, i dirigenti continuano a non rispondere a telefono. Se questo è l’andazzo voterò contro il bilancio e mi sentirò libero dagli impegni presi”.

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