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Movimento 5 Stelle si fa in due: i dissidenti guardano altrove

Al Circolo della Stampa, si presenta il nuovo percorso per la città

Tanto tuonò che piovve. Il Movimento 5 Stelle si spacca in città. Ai mormorii iniziali seguono i fatti. La gestione pentastellata in salsa avellinese ha seminato scontenti, visto anche l’epilogo dell’amministrazione di Vincenzo Ciampi, e gran parte degli iscritti della prima ora dà il ben servito alle direttive del Movimento ma non arretra di un millimetro sull’impegno per la città.

Al Circolo della Stampa, si presenta il nuovo percorso per la città. Giulia Galdenzi, già candidata al Consiglio Comunale, mette in chiaro che “il percorso è aperto a forze civiche “fresche” e non a chi vuol riciclarsi. Energie nuove ed idee prima di tutto - spiega - poi individueremo un candidato a sindaco che riesca a far sue le nostre proposte e che sia disposto, realmente, a portarle a compimento. Più specifico è Italo De Cunzo, “alle prossime Comunali concorrerà anche la nostra lista civica che ripartirà, in primis, dai 15 ex candidati del Movimento 5Stelle alle ultime elezioni”. Un brutto colpo per il sottosegretario Carlo Sibilia che dovrà ora coinvolgere nuove leve per approntare la lista da ripresentare al Comune. Una spaccatura netta nel movimento pentastellato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, le famose vele di ferragosto. “In quel momento le nostre perplessità, rispetto al modo di governare il capoluogo sono diventate realtà. Ma i problemi nascono dalla formazione della Giunta e dal mancato confronto con le altre forze politiche, soprattutto con quelle che ci hanno appoggiato al ballottaggio e che, quindi, avevano aperto un credito nei nostri riguardi. Con cinque consiglieri non si poteva andare troppo lontano” - spiega Galdenzi. Sui cinque mesi di guida grillina: “Non c’è mai stata la volontà di lottare per fare il bene della città. Altrimenti ci sarebbe stata la ricerca di una quadra. Magari con un contratto di governo sullo stile di quello nazionale per provare ad avere i numeri”. Le accuse sono dirompenti: “Ci si è mossi seguendo logiche da “cerchio magico”, da vecchia politica. - rimarca De Cunzo - L’ex sindaco è stato telecomandato da qualcuno”.

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