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Monteforte, sul Piano Urbanistico l'allarme di De Stefano: "Sperpero di soldi"

Amministrazione Giordano preferisce che il Puc sia determinato da un commissario della Regione

"La nostra amministrazione ha sempre posto l'urbanistica tra le sue priorità, avendo avuto sin dal suo insediamento la piena consapevolezza che questa poteva essere il volano per lo sviluppo della nostra comunità. Ora i cittadini di Monteforte, dopo aver partecipato ad incontri e numerose tavole rotonde con i progettisti, vedrà il proprio Piano Urbanistico commissariato dalla Regione Campania a causa di uno sterile e strumentale dibattito che l'attuale assessore al ramo ha intrapreso con il Responsabile unico del procedimento. L'intera popolazione pretende di sapere perché, dopo aver preso atto del preliminare del Piano Urbanistico, in netto anticipo sulla scadenza fissata dalla Regione, la Giunta comunale ha revocato la sua stessa presa d'atto. Forse perché all'assessore Tomeo fa comodo che il Puc passi alla Regione?"  E' quanto si chiede Antonio De Stefano, capogruppo di Patto Popolare per Monteforte. 

"La vicenda del Piano Urbanistico Comunale - spiega l'ex primo cittadino - ci ha visti impegnati intensamente quando avevamo la responsabilità di guidare il Comune. Ciò per evitare che Monteforte si trovasse nelle condizioni di essere commissariata per non aver rispettato i termini previsti dalla Regione. Per accelerare i tempi, chiedemmo prima al Consiglio Comunale l'autorizzazione alla spesa (il 27 aprile 2015) e poi appostammo le somme così da essere pronti con il bando per la selezione del progettista, che fu pubblicato il 17 luglio 2015."

"Ciò fu possibile - aggiunge De Stefano - perché, a differenza della attuale maggioranza, avevamo un'idea sul futuro di Monteforte. L'architetto De Angelis sottopose a tutta la maggioranza una serie di problematiche che condussero alla redazione di un documento preliminare degli indirizzi programmatici che miravano alla valorizzazione del concetto di città che non poteva non tenere conte delle tre anime intrinseche alla città attuale: la “città della Tradizione”, la “città della contemporaneità” e la “città dell’innovazione”. Ci fa male come cittadini, e soprattutto come ex amministratori, assistere allo stallo totale di questi giorni, figlio tanto dell'assenza di idee, quanto di uno sterile protagonismo personale. Non a caso l'amministrazione attuale, che politicamente si regge su una maggioranza precaria, prima ha visto le dimissioni del caposettore dell'Urbanistica, poi quelle dell'assessore all'Urbanistica. Il conseguente avvicendamento con l'attuale assessore, l'architetto Tomeo, ha di fatto vanificato anni e anni di lavoro e l'impiego di risorse economiche che ricadranno, ovviamente, sui cittadini.".

"Perché il nostro paese è costretto ad assistere a questa repentina marcia indietro che costerà cara a tutta la comunità? Noi - conclude De Stefano - non resteremo impassibili dinanzi a tanta irresponsabilità e porteremo all'attenzione della popolazione tutti i provvedimenti dell'Amministrazione comunale che bloccheranno il Puc e freneranno ancora lo sviluppo e la crescita della nostra comunità."

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