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Maria Paola De Stefano (AN): "Quello che è successo a piazza Kennedy è una minaccia concreta"

Ecco le dichiarazioni ufficiali di Maria Paola De Stefano, Portavoce Provinciale Fratelli d'Italia AN

Ecco le dichiarazioni ufficiali di Maria Paola De Stefano, Portavoce Provinciale Fratelli d'Italia AN: 

Qualcuno non mancherà di dire che è da irresponsabili soffiare sul fuoco,ma,sicuramente,lo è ancora di più ,far finta di non accorgersi che qualcosa non funziona nell'ingranaggio dell'accoglienza migranti. Episodi di violenza nella centrale piazza Kennedy,in pieno giorno,cadi sempre più frequenti di tubercolosi, costituiscono minacce concrete alla sicurezza e all'incolumità dei cittadini.L'integrazione si favorisce ponendo delle regole e soprattutto,garantendo i diritti di tutti ;quelli dei migranti,ma anche quelli dei cittadini che devono poter vivere in tranquillità la propria quotidianità ,senza sentirsi minacciati da alcunché .Se si vara una ordinanza contro l'accattonaggio ,e poi si è costretti ad accantonarla ,perché non si vuole o non si è in grado di farla osservare,si da un chiaro segnale che la distrazione sta sfuggendo di mano.Quotidianamente assistiamo a manifestazioni di migranti davanti la Prefettura ,portati lì da chi li ha in carico ed usati per far pressione e sollecitare i pagamenti da parte del Governo.Caricati e scaricati come merce ,in una moderna tratta degli schiavi,mascherata con una solidarietà di facciata che nasconde solo meri interessi economici.Ci chiediamo,visto che alcune inchieste già portarono alla chiusura di diversi centri d'accoglienza nella nostra provincia ,ma tutte le cooperative rispettano in toto le convenzioni che stipulano?Siamo certi che forniscano tutti i servizi per i quali vengono retribuite ?se si ,come mai i migranti che dovrebbero essere impegnati in diverse attività volte all'integrazione ,trascorronno intere giornate vagabondando per la città a fare tutt'altro,tipo chiedere l'elemosina ad ogni angolo di strada?Bisogna aprire gli occhi e rendersi conto che esiste un problema immigrazione nella nostra provincia e va affrontato al più presto con serietà e rigore .La problematica non si esaurisce nello smistare i migranti e trovare loro una collocazione.L'Irpinia è un territorio costituito da piccole comunità urbane e va tenuto conto dell'impatto sociale che i nuovi arrivi producono .Continuando su questa strada saranno sempre più frequenti le proteste da parte dei cittadini esasperati e sempre peggiori le condizioni di vita dei migranti.Non si tratta di razzismo né di populismo,ma ,semplicemente,di buonsenso.Ignorare pericolosi e sempre più frequenti campanelli d'allarme ,per proseguire la corsa sfrenata all'accoglienza incondizionata ,sarebbe un grave atto di irresponsabilità che ,ci auguriamo,non venga compiuto.

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