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Un "ribelle" De Mita alla corte del Movimento 5 Stelle per la carica di sindaco

I vertici prenderanno in considerazione la richiesta? E cosa pensa lo zio Ciriaco?

Un “ribelle” De Mita alla corte del Movimento 5 Stelle. Non è fantapolitica ma tutta realtà. Giuseppe, ex sindaco di Nusco, omonimo e cugino del deputato uscente, non rieletto, ci vorrebbe provare con la maglietta del Movimento 5 Stelle a diventare sindaco della città Capoluogo. Non sono rumors, ma la disponibilità al movimento di Beppe Grillo la rende pubblica lo stesso Giuseppe De Mita al cronista Angelo Agrippa del Corriere del Mezzogiorno.

Un De Mita tra i pentastellati. Un cognome scomodo, riferendosi allo zio Ciriaco, 90enne sindaco di Nusco e rappresentante della storia politica non solo irpina ma italiana. Nel 2018, l’illuminato Ciriaco ha dovuto mandare giù un boccone amaro con la non rielezione del nipote “intelligente” come lo ha sempre etichettato l’ex premier, ed ora si ritroverebbe l’altro tra i pentastellati per correre alla carica di sindaco di Avellino. Ex democristiano, Giuseppe, due volte sindaco di Nusco, è sempre stato in conflitto con lo zio, tanto da meritarsi l’appellativo “ribelle”.

Nonostante tutto “zio Ciriaco per me è stato come un secondo padre, - annuncia Giuseppe - "da delegato del movimento giovanile della Dc zio decise che dovevo essere consigliere provinciale. Per alcune circostanze divenni, invece, sindaco di Nusco. Lui però si mostrò contrario alla mia scelta e pretese le mie dimissioni. Io, appena eletto, rifiutai di sottostare alle decisioni di mio zio. Di qui, il patatrac. Non mi ha mai perdonato l’atto di disobbedienza”.

Giuseppe De Mita ha dato la sua disponibilità al Movimento 5 Stelle. “In campagna elettorale ho dato una mano al Movimento. Ho un buon rapporto con Generoso Maraia, candidato nel mio collegio, e con gli altri parlamentari pentastellati Ugo Grassi e Carlo Sibilia. Io vengo da trent’anni di esilio. La mia battaglia contro il sistema di potere irpino è iniziata trent’anni fa. Sono stato sindaco di Nusco nella stagione del dopo terremoto. Ho gestito qualcosa come 100 miliardi di vecchie lire di appalti per la ricostruzione, ma tutti sanno e possono verificare qual è sempre stato il mio stile di vita”.

Giuseppe invita lo zio “a non interferire con le elezioni di giugno ad Avellino. Voglio credere, e non può essere diversamente, che finalmente abbia capito la lezione delle urne”. Ma chi ben conosce De Mita senior sa che non sarà così. Anzi ringalluzzito, nonostante i 90 anni, proverà di nuovo a dettare i tempi e modi della politica irpina. Non c’è tsunami 5 Stelle che tenga.

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