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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, Petracca: "La proposta della Provincia è irrealizzabile. Il narcisismo ossessivo di Buonopane non porterà ad una soluzione"

Il consigliere regionale ha affermato: "Siamo ad un bivio: realizzare una società a totale capitale pubblico o una società mista. Ripartiamo valutando se ci sono le condizioni finanziarie per la prima strada. Sono scettico"

Dopo l’assemblea dei sindaci del Pd, che si è svolta venerdì scorso nella sede di via Tagliamento, Maurizio Petracca torna a parlare della riorganizzazione del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia. Il consigliere regionale, durante la riunione odierna presso, presso la sede della federazione irpina dem ha dichiarato: "Per un anno non mi sono interessato alla vicenda rifiuti perché la legge dava mandato ad altri livelli istituzionali di portarla avanti ma questi hanno fallito e, siccome io rappresento un riferimento regionale, devo dare risposta a tutti rispetto a richieste che mi arrivano costantemente da sindaci, cittadini e dai lavoratori di IrpiniAmbiente, che non riescono a capire in che direzione si sta andando. Oggi, è l'ATO a dover guidare questo processo ma proverò a chiedere agli altri consiglieri regionali e al Governo regionale di accompagnare questa vicenda visto che gli attori preposti non sono stati in grado, da soli, di arrivare ad una conclusione".

"La proposta di Buonopane è impraticabile"

Per il consigliere regionale, occorre ripartire dalla valutazione della creazione di una società a totale capitale pubblico che sia esclusivamente dei Comuni: "Per le norme vigenti, non c'è un'altra soluzione - ha spiegato - è ovvio che l'aspetto normativo consente sia una soluzione pubblica con IrpiniAmbiente sia con una società ex novo. Sarebbe preferibile percorrere la prima strada ma ci dovrebbe essere una volontà vera della cessione di IrpiniAmbiente di cui, ad oggi, non ho capito ancora quale sia il valore economico in quanto un giorno vale 0 un altro 3 milioni e mezzo, un altro ancora 8 milioni. Qualora questa ipotesi non dovesse essere percorribile per una questione di costi, si potrebbe immaginare il coinvolgimento di un privato e, quindi, la realizzazione di una società mista con la quale si potrebbe tentare anche di recuperare il capoluogo irpino". Impraticabile, secondo il consigliere regionale, è la proposta del presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, che prevede il 51% delle quote societarie ai Comuni ed il 49% alla Provincia: "Si tratta di un'ipotesi senza alcun fondamento normativo, dunque è irrealizzabile".

"No al cabaret mediatico. La gestione dei rifiuti non è una vicenda partitica"

Sulla querelle che è scaturita, a livello mediatico, rispetto al ciclo integrato dei rifiuti, Petracca ha affermato: "Non è mio stile attaccare qualcuno ma rispondo a dichiarazioni volgari, prive di fondamento. Politicamente parlando, questo narcisismo ossessivo di Buonopane non porterà da nessuna parte. La Provincia non ha alcuna competenza sul ciclo integrato dei rifiuti se non la proprietà di una società importante che, con la fuoriuscita del capoluogo, è a rischio se non dovesse essere ceduta all'ATO. Anziché fare un cabaret mediatico, dove si sente parlare da un lato di guerre nucleari e dall'altro di dimissioni, occorre resettare tutto e provare a lavorare insieme nella stessa direzione perché non si tratta di una vicenda partitica".

"Con la fuoriuscita del Comune di Avellino da IrpiniAmbiente cosa faranno le banche?Come si pagheranno gli stipendi"

Per Petracca, lungimirante è stata la scelta del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che ha deciso di costituire il SAD, sub ambito distrettuale, e una società mista per la raccolta e gestione dei rifiuti del capoluogo irpino. Decisione che, però, graverà sul resto della provincia in quanto: "Il Comune di Avellino è sempre stato un mitigatore dei costi perché è l'unico che paga in maniera puntuale le proprie quote ad IrpiniAmbiente. Quote grazie alle quali si pagano gli stipendi. Mi chiedo cosa succederà nella società, a settembre, quando ci sarà la fuoriuscita del capoluogo. Cosa faranno le banche? Come saranno pagati gli stipendi?".

Infine, l'appello ai sindaci e ai consiglieri dell'ATO presenti alla riunione odierna: "Dovete compiere una scelta nell'interesse dei vostri cittadini perché la questione non è solo economica ma anche sociale. Ognuno di voi deve assumersi le proprie responsabilità. Proviamo a resettare tutto e a mettere in campo le due ipotesi partendo dalla valutazione di quella pubblica, che può essere costituita esclusivamente dai Comuni, con numeri reali alla mano".

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