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Elezioni regionali Campania 2015

Cosimo Sibilia: "Volevano demolirmi ma hanno perso"

"Ero convinto di questo risultato e del 12% del partito. L'ho detto prima e ora ho anche il conforto delle urne. Chi si animava nel tentativo di distruggere il partito cardine della coalizione per il gusto di farmi lo sgambetto e mettermi in cattiva luce è stato bocciato dagli elettori"

Resa dei conti in Forza Italia? E’ più giusto parlare di chiarezza e coerenza. Lo fa il senatore e coordinatore provinciale del partito Cosimo Sibilia, con fermezza e puntualità all’indomani del voto regionale. Convoca la stampa poiché ha sentito e letto troppe inesattezze. Le smonta una per una, non in politichese ma con i numeri alla mano. E nella sua arringa non risparmia, detrattori, invidiosi e ondivaghi.  Per oltre due mesi è stato il bersaglio scelto di molti del suo stesso partito e della coalizione di centrodestra.

Ma ora con le urne chiuse, lo scrutinio effettuato, dati alla mano l’analisi può essere fatta in modo approfondita e senza ombra di smentita. “Forza Italia è il primo partito della coalizione di centrodestra ad Avellino. – esordisce Sibilia - Ero convinto di questo risultato e del 12% del partito. L’ho detto prima e ora ho anche il conforto delle urne. Chi si animava nel tentativo di distruggere il partito cardine della coalizione per il gusto di farmi lo sgambetto e mettermi in cattiva luce è stato bocciato dagli elettori. Devo ringraziare i candidati (Franco Di Cecilia, Giuseppe Galasso Marica Grande, Ines Fruncillo) che si sono spesi in modo encomiabile in questa tornata elettorale difficile e dura. Il risultato va ascritto a loro e ai quadri dirigenti che non si sono fatti distrarre dal sostenere le liste minori”. E qui le prime verità supportate dai numeri. Forza Italia rispetto alle elezioni europee (2014 dove condizioni politiche sono maggiormente equiparabili ndr) mantiene la stessa percentuale, anzi aumenta dello 0,4% (inglobando logicamente tutte le liste afferenti minori che in quel caso fecero votare Fi). “Inutile fare paragoni con le regionali del 2010 – dice Sibilia – si era in condizioni diverse con il vento che tirava a nostro favore. C’era il Pdl che inglobava anche parte del consenso di Ncd e in quel caso raggiungemmo il 21%”. Ma molti insistono su questo parallelismo.

“Allora non ci siamo capiti e vi spiego cosa non ha funzionato e perché il centrodestra ha perso. Dati alla mano, che vuol dire volontà del popolo. Non dei giochi di potere e degli accordi sottobanco. Stefano Caldoro nel 2010 raccolse in Irpinia come presidente il 54% mentre le liste andarono oltre il 60%. Oggi gli elettori hanno detto tutt’altra cosa: Caldoro 33%, liste a suo sostegno 34%. Vogliamo capirlo che i tagli alla sanità, ai trasporti, la questione rifiuti, la poca attenzione verso le aree interne, ultima ciliegina sulla torta la scelta di venire alle ore 12 a fare la chiusura della campagna elettorale dimostra la disattenzione mostrata verso l’Irpinia. Ma c’è di più, se gli elettori avessero ritenuto valida l’azione dei consiglieri uscenti li avrebbero votati. E invece li hanno bocciati sonoramente. Ritengo quindi che quando l’allenatore sbaglia tattica va esonerato: non lo dico io ma i cittadini con il proprio voto”.

Cita due casi emblema di questa campagna elettorale. Ariano e Fontanarosa. “La prima città è amministrata dal sindaco Gambacorta, presidente della provincia, vice coordinatore regionale di Forza Italia voluto da me ed eletto grazie ad accordi presi personalmente con il Nuovo centrodestra. E vi assicuro che non è stato facile. Ebbene ha pensato di far votare la lista Caldoro invece che il suo partito. Probabilmente perché aveva qualche debito di riconoscenza rispetto al ballottaggio delle amministrative”. Poi Sibilia va ancora più nello specifico. “Ho chiesto a più riprese al coordinatore locale del partito e vice sindaco Puopolo di indicarmi un nome. La risposta è stata perdita di tempo. Rinvio continuo. Non c’era la volontà. Dovevano lasciare campo libero ad altri e sostenerli. Non era giusto per Ariano non avere un candidato locale in Forza Italia. Nel contempo ho ricevuto l’invito da parte del club Forza Silvio nella persona di Dino D’Amato di prendere in considerazione una loro rappresentante. Una professionista, una mamma, una donna giovane che ha avuto un ottimo riscontro non solo sul Tricolle ma anche nel resto dell’Irpinia grazie alle sue qualità e alle proprie amicizie”.

E su Fontanarosa: “qui il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, sindaco e capo di gabinetto di Gambacorta alla provincia si è comportato nello stesso modo. Ha fatto campagna elettorale per la lista Caldoro e non per Forza Italia”.

Una domanda nasce spontanea: dimissioni? Su questo argomento Sibilia è categorico: “Quando in campagna elettorale mi riferivo ai traditori era per coloro che dopo aver ricevuto benefici e cariche nel partito hanno fatto scelte elettorali diverse. Si sono messi contro il partito da soli. Gli organi regionali e nazionali sono già al corrente”.

Infine non gli scende proprio giù, l’accusa ingrata e paradossale di esponenti degli altri partiti della coalizione. “Ma guardassero in casa loro. Capisco la difesa a spada tratta a Caldoro e le ingiurie nei mie confronti”. E spiega: “D’Ercole dopo essere stato bocciato dagli elettori nel 2010 è stato l’unico tra i candidati che ha ricevuto come risarcimento post elettorale la nomina all’Alto Calore e la nomina alla Soresa. E mi fermo qui. Per quel che concerne il livore nei miei confronti sarà perché non candidai il figlio a sindaco alle amministrative del capoluogo. Sono una persona abituata a prendere decisioni confrontandomi prima con tutti. E’ vero sono un leader. Non appartengo a coloro che si nascondono dietro la siepe. Ci metto la faccia. E se sono qui perché lo devo alle oltre 20mila persone che hanno messo la croce sul simbolo di Forza Italia, nel quale credono e non lo utilizzano come un bus”.

Ma dove andrà Forza Italia in futuro? “Partito unico o meno del centrodestra, Forza Italia sarà il baricentro”. E mentre si alza dalla sedia aggiunge “Si rassegnassero, ho già rinnovato la tessera”

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