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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Partito Democratico spaccato, ora si invoca di non concedere il simbolo

La situazione è burrascosa: Cipriano da una parte e Festa dall'altra come candidati sindaco

Centrosinistra una polveriera esplosiva. A poco più di dieci giorni dalla presentazione delle liste c'è una certezza: andrà spaccato almeno in due parti. Il Partito Democratico dopo l'indicazione a candidato sindaco di Cipriano non dorme sogni tranquilli. Risuonano ancora con veemenza le dichiarazioni dell'ex presidente del Teatro Gesualdo contro lo stesso partito nelle elezioni di un anno fa. A molti iscritti questa indicazioni non è andata giù. Non è escluso che nella lista dei candidati al consiglio comunale qualcuno potrebbe fare scelte diverse in casa Pd. Chi invoca l'intervento del partito nazionale  sono gli iscritti vicini alla posizione di Gianluca Festa, che già si è staccato da tempo dal suo partito di origine.

Assuntina Iannaccone, Adriana Guerriero, Chiara Maffei, Stefania Di Cecilia, Maddalena Pennacchio, Antonio Sirignano, Antonio Russo ed Amedeo Guadagno, componenti della Direzione Regionale del Pd ed iscritti alla Federazione del Pd di Avellino, chiedono al Segretario Nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, e al Segretario del Pd Campania, Leo Annunziata di risolvere la questione. Nella missiva si legge: "Il coordinamento Provinciale del PD di Avellino è nato il 07/05/2018 dopo una lunga gestione commissariale ed un congresso tutt’ora “sub iudice” attesa la pendenza giudiziaria non ancora definita dal Tribunale Civile di Avellino.

Al riguardo, inoltre, giova ricordare che, come ben sanno gli organi Nazionali e Regionali del Partito, al congresso partecipò solo il trenta per cento degli iscritti.

Tale condizione non ci ha comunque impedito di prendere parte, insieme e dentro il PD, alle elezioni amministrative del giugno dello scorso anno ed alle provinciali del 31/10/2018. In entrambe le occasioni abbiamo dato prova della misura del nostro contributo eleggendo, al Consiglio Comunale, cinque consiglieri su sei attribuiti alla lista del PD, oltre a cinque eletti in due liste civiche a sostegno, ed al Consiglio Provinciale, tre su quattro consiglieri eletti nel PD.

Gli esponenti, con riferimento alla città di Avellino chiamata al voto nella tornata del 26/05/2019, unitamente alle elezioni europee, evidenziano, di seguito, quanto fin’ora accaduto.

I sottoscritti, e numerosi altri dirigenti del Partito, tra i quali l’on. Umberto Del Basso De Caro, unico deputato della circoscrizione Avellino/Benevento, hanno proposto, per iscritto,

1) di indicare alla costruenda coalizione di centrosinistra il nome di un esponente del PD essendo quest’ultimo partito il primo nella città di Avellino;

2) di scegliere il nome da indicare attraverso primarie del centrosinistra;

3) in via del tutto subordinata, celebrare in un’unica giornata la consultazione di tutti gli iscritti della città di Avellino la cui platea è stata perfettamente definita nelle recenti convenzioni di circolo del 29/01/scorso.

Aggiungasi, per lealtà narrativa, che il Segretario Regionale Annunziata ha, più volte, dichiarato pieno accordo sul fatto che il PD dovesse mettere in campo un proprio candidato in una cornice politica rappresentativa di una coalizione di centro sinistra.

Ciononostante, Ia Segreteria Provinciale ha negato le primarie, senza alcuna motivazione nemmeno apparente, tantomeno è stato consentito agli iscritti della città di Avellino di partecipare, di confrontarsi, di esprimere il loro punto di vista nè sul programma, nè sulle alleanze, nè sul candidato-sindaco che il PD aveva (ed ha) l’obbligo di mettere in campo.

Ieri, poi, il Coordinamento Provinciale del PD di Avellino ha diffuso un documento con il quale ha dichiarato di voler sostenere la candidatura a Sindaco di Luca Cipriano, NON ISCRITTO AL PD, e del nostro Partito acerrimo nemico ed infaticabile detrattore.

Meno di un anno fa, infatti, Luca Cipriano fu candidato a Sindaco di Avellino, contro il PD, come espressione di una lista civica e, rimasto escluso dal turno di ballottaggio, dichiarò pubblicamente di sostenere, insieme alla Lega, il candidato del Movimento Cinque Stelle, poi eletto sindaco.

La sua campagna elettorale, meno di un anno fa, fu connotata da una violenza verbale nei confronti del PD senza precedenti giungendo a diffondere le immagini dei maggiori dirigenti del nostro Partito come birilli da abbattere.

Dunque, la Federazione Provinciale del PD (o quel che ne resta) ha deciso di sostenere a Sindaco di Avellino un candidato non espressione del partito, e non ha consentito ad alcun iscritto di poter partecipare a qualsivoglia processo democratico di selezione per la scelta del candidato Sindaco.

Inoltre, allo stato, si sono dissociati da tale scelta gli esponenti del Psi, di Italia in Comune, di Leu, di MdP, di SI e dei Verdi, creando una spaccatura insanabile con tutti gli alleati del centro sinistra locale.

Alla luce di quanto fin qui illustrato, è necessario, è doveroso, è urgente, è indilazionabile l’intervento degli organi nazionali e regionali. Riteniamo che sarebbe inevitabile provvedere al commissariamento della Federazione Provinciale, ma intanto è indispensabile non attribuire ad alcuno il simbolo del Pd".

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