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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Autonomia differenziata, Villone: "Ci aspetta un futuro complicato"

Quanto emerso dal convegno "Autonomia differenziata - Quale futuro per il SUD e le aree interne", promosso dalle Acli di Avellino e LISA

Si è tenuto questo pomeriggio, nella sala blu dell'ex Carcere Borbonico, il convegno dal titolo "Autonomia differenziata - Quale futuro per il SUD e le aree interne", promosso dalle Acli di Avellino e LISA (Laboratorio Idee Sostenibili Avellino). L'iniziativa, che ha visto la presenza di ospiti illustri, si inserisce nel ciclo di incontri che le Acli hanno promosso su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di offrire ai cittadini un'occasione di confronto e dibattito sull'autonomia differenziata cercando di contestualizzarla nei settori della sanità e dell’istruzione e analizzare quali ripercussioni si potranno verificare sulle aree interne e, in generale, su tutto il Sud Italia.

Tra i partecipanti al convegno il sindaco di Benevento Clemente Mastella: "Se si farà l'autonomia differenziata? Se vanno a colpi di maggioranza, lo faranno con il Parlamento ma secondo me, quando verrà definito nel rapporto con l'opinione pubblica italiana e quindi al momento del referendum, perderà. Ci sono molti disappunti da parte di coloro che vivono il territorio, soprattutto meridionali. Il Pd aveva chiesto l'autonomia differenziata attraverso il presidente della Regione Emilia-Romagna. I rappresentati che hanno abbandonato era meglio che non partecipassero prima, eppure sono legati alla formula partitica della sinistra. Trovo più intelligente la posizione che ha avuto Bonomi che ha espresso la sua contrarietà perché altrimenti ci sarà malcontento popolare. Pensiamo al sistema sanitario, già così debole, che sarebbe ancora più contorto per coloro che hanno bisogno di assistenza sanitaria seria. Lo stesso vale per la scuola. La mia posizione politica e la mia cultura non mi porta ad accettare una riforma del genere". Sulla posizione del sindaco di Avellino Gianluca Festa, il primo cittadino di Benevento ha affermato: "Partire da posizioni paritarie?Anche i Lep dovevano rappresentare un sistema paritario ma non si è mai realizzato, anche perché non ci sono le risorse necessarie. Magari il mio amico Festa l'anno prossimo voterà e quindi avrà bisogno del sostegno di alcuni". 

Villone: "Ci aspetta un futuro complicato"

"Se il modello Calderoli andrà avanti ci aspetta un futuro complicato - ha affermato il costituzionalista Massimo Villone - il nostro tentativo è proprio quello di correggere la rotta affinchè ci sia una speranza di eguaglianza dei diritti e una riduzione dei divari territoriali, in questo momento inaccettabili per il Sud".

Il comitato che ha il compito di definire i Lep (livelli essenziali di prestazione) in vista dell’autonomia differenziata, ha perso quattro componenti. A tale riguardo, il vice presidente nazionale delle ACLI, Antonio Russo, ha dichiarato: "I Lep, promessi prima ancora che le riforme proposte da Calderoli entrassero in campo, non ci sono perché mancano le risorse. Un piano, affinché i livelli essenziali delle prestazioni si realizzino nel nostro paese a tutte le latitudini, dovrebbe costare 120 miliardi. Possiamo spaccare il paese in due se facciamo una riforma che non tiene conto del fatto che ci sono velocità diverse".

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