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L'irpina TrenDevice ridà vita ai vecchi Apple

Una ascesa da far venire i brividi: da piccola impresa in pochi anni con 200mila euro il fatturato del 2007, mezzo milione il fatturato del 2008, fino a 2 milioni nel 2011

Reverser commerce, di che si tratta? E' il commercio elettronico di beni usati e ricondizionati. Tra le aziende leader nel campo tecnologico c'è l'irpina TrenDevice, 30 dipendenti e sedi anche a Milano e negli Usa.

Nasce due anni fa per iniziativa di due giovani Antonio Capaldo e Alessandro Palmisano, poco più che trentenni ma con le idee ben chiare: creare una società specializzata nel ritiro e nel ricondizionamento di prodotti Apple usati.

Una ascesa da far venire i brividi: da piccola impresa in pochi anni con 200mila euro il fatturato del 2007, mezzo milione il fatturato del 2008, fino a 2 milioni nel 2011. La voglia di diventare sempre più grandi passa per una visita in Silicon Valley, a caccia di nuove idee, che, nel 2014, arriva la nuova intuizione: riguarda iPhone ed iPad, a cui non era possibile “allungare la vita” in mano ad un unico proprietario, come avveniva per i Mac e si pensa di allungarne il ciclo di vita complessivo, facendoli passare ad un nuovo acquirente. Parte TrenDevice.com, il sito dedicato unicamente al reCommerce.

Modelli di smartphone e tablet che sono ritenuti obsoleti e non più attraenti per la fascia di consumatori “early adopter” (ad esempio iPad 2 o iPhone 4), lo sono invece per un’altra categoria di persone. I primi cedono il bene obsoleto, i secondi hanno la possibilità sia di acquistare un bene non più a listino sul mercato “nuovo” (e pagarlo dal 20% al 60% in meno rispetto al prodotto all’ultimo grido), sia di acquistare gli ultimi modelli (risparmiando il 10-15% rispetto al nuovo).

"Siamo nati – spiega Alessandro Palmisano, al Sole 24Ore, general manager di TrenDevice, – come spinoff di una precedente esperienza di e-commerce partita nel 2003 in Irpinia. Ad oggi TrenDevice ha liquidato dispositivi usati per oltre 13 milioni, servendo più di 100mila clienti in Europa". L'iniziativa contribuisce peraltro anche a preservare l’ambiente: chi sceglie di acquistare un iPhone 6 usato, ad esempio, abbatte di circa 80 kg le emissioni di CO2, rispetto a chi compra lo stesso prodotto nuovo.

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