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Torna la Passione di Gesualdo: presentata la XXX edizione

Si rinnova venerdì 29 marzo l'appuntamento con la tradizionale rappresentazione della Via Crucis: prima la processione per le strade del paese, a seguire le scene della vita e della crocifissione di Gesù nello splendido scenario del castello

Torna anche quest'anno la Passione di Gesualdo, la manifestazione che, la sera del Venerdì Santo, mette in scena gli ultimi momenti della vita di Gesù con una suggestiva ed emozionante rappresentazione di comunità nello splendido scenario del castello, un tempo dimora del Principe dei Musici Carlo Gesualdo.

La Passione di Cristo rivive nel borgo di Gesualdo 

Un percorso teatrale che parte da Piazza Umberto I, sede del Cappellone, per risalire lungo i luoghi percorsi dal principe Carlo, in cui il sofferente Cristo si arrampica per raggiungere il monte Golgota, rappresentato dall'imponente castello longobardo. Due ore di straordinaria intensità, un paese intero con indosso vesti dalle fattezze antiche e centinaia di figuranti in costume sono in grado ogni anno di portare gli spettatori indietro nel tempo fino alla Gerusalemme di duemila anni fa. La Passione di Gesualdo, organizzata dalla Proloco Civitatis Iesualdinae in collaborazione con le altre associazioni locali, coniuga l'elemento spirituale e religioso alla componente teatrale e spettacolare ed è diventata una delle iniziative più seguite nell'ampio panorama delle manifestazioni realizzate nel periodo pasquale in Campania.

"La Passione di Gesualdo ha lo scopo di portare in alto il nome della nostra comunità e del borgo, entrato anche nel circuito dei borghi più belli d'Italia, attraverso l'identità e l'inclusione - ha dichiarato il presidente della Pro Loco gesualdina, Luigi Petruzzo, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'evento, in programma il 29 marzo, che si è svolta questa mattina a Palazzo Caracciolo - sono tantissimi, infatti, coloro che partecipano alla rappresentazione: alcuni dei figuranti provengono dai paesi limitrofi. Inoltre, quest'anno una delegazione argentina ha scelto Gesualdo come tappa del proprio tour proprio per questa manifestazione. Ciò ci rende molto orgogliosi".

L'edizione 2024 dedicata al tema della disintegrazione

Il tema scelto per la XXX edizione è la disintegrazione, ovvero il processo di disintegrarsi, la perdita dell’integrità. "Non potevamo non fare un riferimento alle guerre che attanagliano questo mondo. La rottura dell'integralismo e dell'integrità sociale dei rapporti mi tocca particolarmente" ha spiegato Roberto Flammia, regista e direttore artistico della rappresentazione sacra. "La Passione di Gesualdo è quasi unica nel suo genere perché dura circa due ore ed è un percorso molto immersivo per lo spettatore, che ha l'impressione di essere catapultato in un set cinematografico vivendo un'esplosione di emozioni" ha concluso.

Le origini della Passione di Gesualdo

Nel 1998, su iniziativa del comitato "Venerdì Santo" composto da Franco Caracciolo, Gerardo D'Addese, Raffaele La Torre, Raffaele Fulchini e con la partecipazione fondamentale del "Coro di Santa Maria delle Grazie", organizzato da Tecla Solomita (costumista), della "Gioventù Francescana" e della pro-loco "Movimento Giovanile", fu messa in scena la prima rappresentazione teatralizzata delle Passione di Cristo a Gesualdo. Lo scenario emozionante del Castello trasformato in Calvario, le struggenti musiche dei Responsoria di Carlo Gesualdo e la grande partecipazione popolare diedero all'evento una grande risonanza e grande fama in tutta la provincia. 

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