Pasolini e la terza generazione, a Bagnoli la presentazione del film
Dopo il successo della proiezione al Cineteatro di Tor Bella Monaca di Roma, sarà presentato e proiettato a Bagnoli Irpino sabato 3 giugno 2017 alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale “Salvatore Pescatori” in via Garibaldi 37 il film “Pasolini e la terza generazione”.
Saranno presenti il regista Andrea Natale e l’artista Chiara Ferrara oltre al protagonista Paolo Pilati. Il film è prodotto da Ipnotica produzioni dal produttore avellinese Alberto De Venezia, la fotografia è firmata da Enrico Manfredi Frattarelli.
Il protagonista del film è Paolo Pilati, uno dei “Ragazzi di Vita”, tanto cari a Pier Paolo Pasolini. Il soprannome Tarzanetto nacque una domenica di molto tempo fa al Lago di Bracciano. Il Maestro (Pasolini) era solito portare al lago i ragazzi, insieme alla scolaresca per cui lui lavorava a Ciampino. Lì, Er Ciriola, uno degli allievi, si buttò nel lago pur non sapendo nuotare; quindi, Paolo Pilati, che stava sopra un albero e aveva visto la scena, decise di buttarsi in acqua per salvare il compagno. Venne fuori un tuffo molto bello, alla Tarzan, perché partì da un albero, appunto. Ecco, da quel momento, per tutti divenne “Tarzanetto”.
Il titolo “Pasolini e la Terza Generazione” riprende il nome dell’Associazione e del libro. Paolo ci tiene a rimarcare quanto il suo Maestro di vita fosse ben disposto verso le nuove generazioni, quanto avesse a cuore la sorte dei più giovani, argomento che tornava sempre in ogni discorso.
Tutto parte dal Primo Incontro di Tarzanetto e compagni con Pasolini al “Prato delle Tavolette”. Il proseguire della narrazione ci mostra un Tarzanetto adolescente seguire gli insegnamenti del suo Maestro. Paolo diviene un giovane fabbro e inizia la sua avventura nel cinema grazie a Pasolini come effettista.
Non solo insegnante, scrittore, poeta e regista: Pasolini era soprattutto un uomo ironico, forte, maestro di arti marziali, abile calciatore, amante della buona cucina.
Come un cantastorie, Tarzanetto realizza spettacoli, scrive libri, parla coi ragazzi delle scuole. L’arte, il pensiero e la vita, generosa, di Pasolini sono il denominatore comune del suo lavoro di animatore sociale.