Equinozio e Yoga alla Mefite
Nei pressi del borgo medievale di Rocca San Felice, nel cuore dell’Irpinia, si trova un luogo molto particolare: un piccolo lago di origine solfurea, la Mefite.
Un luogo unico, dove è lo stesso ambiente a imporre la venerazione e il rispetto dell’uomo, il timore per forze soprannaturalmente ordinate. Qui, si venerava la Dea Mefite e la sua figura principale di nume tutelare delle sorgenti, si mescola a enti minori della vegetazione selvaggia e del regno animale, con attributi che alludono alla forza vitale delle acque generatrici. Divinità delle fonti e delle correnti, simboli tradizionali della vita passionale e istintiva, dell’esistenza soggetta al divenire e al mutamento delle forme, Mefitis rappresentava una potenza elementare che permetteva la partecipazione alla dimensione spirituale.
Difatti Mefite era un’antichissima divinità italica che proteggeva dai pericoli e dalle malattie, era invocata per la fertilità dei campi e la fecondità delle femmine; legata al mondo delle acque, come esse la Dea era considerata fonte di vita, soprattutto nelle regioni abitate dalle comunità osco-sabelliche e sannitiche. Inizialmente, le aree sacre a lei votate erano situate in genere vicino alle acque fluviali e lacustri, ma anche a ridosso dei percorsi della transumanza, segno che la Dea proteggeva il bestiame.
Presiedendo agli attraversamenti, Mefite sovrintendeva a tutti i passaggi da un luogo a un altro, da una condizione all’altra, da una fase del giorno alla successiva, comprendendo quindi, anche gli spostamenti stagionali degli armenti. Anche l’etimologia del termine Mefitis deriverebbe da “colei che sta nel mezzo”, e sembra quindi rimandare a un’entità intermedia fra cielo e terra, fra vita e morte, a lei venendo attribuito il potere di fare da tramite spirituale fra esistenza terrena e vita o sonno ultraterreni. Conforme a questa natura di “passaggio” spazio-temporale accompagneremo l'ingresso della stagione autunnale e il buio crescente con una meditazione e una breve sequenza yoga.
La pratica sarà svolta (in totale sicurezza), nei pressi "del ventre della Dea Madre", la grande antenata, a cui la dedicheremo: alla Dea Madre che incarna l'energia primordiale, la Shakti, da cui emerge l'universo manifesto.
L'appuntamento è mercoledì 23 alle ore 16 Grottaminarda e alle ore 16.30 alla Mefite.
in caso di pioggia, l'evento verrà spostato al giorno dopo.
Per info e prenotazioni: Albina 3388519128