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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Bagnoli Irpino

"Irpinia Madre" festeggia tre grandi della nostra terra

Sabato sera, al Comune di Bagnoli Irpino, è andato in scena il documentario di Nicolangelo Gelormini, regista originario di Montecalvo

Visionari, anticonformisti, geniali. Con il sogno di farcela e di scrivere la storia. “Irpinia Madre” è il tributo a tre grandi personaggi della terra irpina: il madrigalista Carlo Gesualdo, lo stilista Salvatore Ferragamo e il regista Ettore Scola. Sabato sera, al Comune di Bagnoli Irpino, è andato in scena il documentario di Nicolangelo Gelormini, regista originario di Montecalvo. 

Grande successo per il lavoro del regista che ha affidato il racconto della figura inquieta e geniale del principe dei musici Carlo Gesualdo alle parole del Maestro Roberto De Simone, compositore di fama internazionale e curatore di opere liriche per i maggiori teatri mondiali. Il madrigalista è definito da De Simone “un visionario e precursore dei tempi”.

Le altre due storie appartengono alla contemporaneità e sono raccontate dai figli, eredi e prosecutori del grande sapere dei padri. Leonardo Ferragamo ha raccontato il padre e stilista Salvatore, nato a Bonito, dove realizzava scarpe per le signore del paese, prima di imbarcarsi per l’America a 16 anni. Silvia Scola ha descritto l’anticonformismo e la grande attenzione al Sud e all’Irpinia del padre Ettore Scola, che ha lasciato Trevico a cinque anni e mezzo. Pubblico commosso per la lettura dell’attore Toni Servillo di un estratto della sceneggiatura del film di Scola “Trevico-Torino”, che chiude il documentario. 

«Ferragamo è stata una persona di umili origini» ha dichiarato il direttore artistico della manifestazione Giuseppe Mastrominico «emigrato inseguendo il sogno americano e diventato uno dei più grandi stilisti della scena internazionale. Ciò che accomuna queste tre personalità è la terra e l’aver coltivato e realizzato un grande sogno. Il documentario di Gelormini racconta tre storie. Leonardo Ferragamo e Silvia Scola hanno seguito le orme dei padri; De Simone ha saputo raccontare la figura di Gesualdo, vissuto in epoca lontanissima, con sapienza e maestria. La cinematografia è un elemento chiave della nostra manifestazione: in Irpinia ci sono le origini di un grande cinema».

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