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Cultura

La pizza di Giuseppe Maglione simbolo della food-art all'Accademia di Brera

Il sindaco Festa: "Maglione alfiere del brand Irpinia attraverso l'arte bianca"

Il cibo per il suo valore simbolico, sociale e vitale ricopre un ruolo importante nelle opere d'arte di tutte le epoche. Composizioni ambigue e di doppia lettura che riflettono i temi più attuali nelle diverse forme e consistenze. Allo stesso modo la pizza è una sorta di tavolozza dove l'artista è il pizzaiolo e gli ingredienti i colori. Ne è convinta l'accademia di Brera che ha acceso i riflettori sull'arte bianca di Giuseppe Maglione, pizzaiolo napoletano trapiantato in Irpinia che da anni si è fatto interprete di uno stile gastronomico ricercato che unisce arte, pizza e cucina.
Da un incontro col critico d'arte sostenibile Marco Eugenio Di Giandomenico, è nato così il libro 'L'estro del Gusto' edito da Apeiron Edizioni (Napoli, 2019), presentato a Milano all'Accademia di Brera alla presenza di artisti, giornalisti, docenti e studenti.

Un racconto inedito che ispirato dalle singolari capacità di Maglione guarda al mondo della pizza dal punto di vista sociale, antropologico e ovviamente artistico.

"Le sue pizze utilizzano i migliori ingredienti dell’Irpinia, diventando strumento di valorizzazione territoriale, nonché altri prodotti di eccellenza del made in Italy (farina e altri), acquisendo una connotazione estetica per così dire “sostenibile”, sia per la Bellezza dei manufatti gastronomici in se stessi, sia per i messaggi sociali - esordisce l'autore Di Giandomenico - Temi attuali come i diritti delle donne e la promozione della pace guidano lo chef di Daniele Gourmet nella sua attività creativa ed è per questo che mi ha colpito al punto da scrivere con lui un libro" .
Nel libro la pizza viene presentata come l'ottava arte, da questo concetto partono poi riflessioni e parallelismi visivi fra alcuni grandi capolavori pittorici, temi di attualità e una serie di pietanze create da Giuseppe Maglione. L'arte osservata da un punto di vista singolare: quello del gusto e dell'olfatto, cioè delle reazioni fisiche che l'immagine, le forme e i colori suscitano mentre assaporiamo il cibo come se guardassimo un'opera d'arte.

Una sorta di dialogo creativo a più voci tra l'arte e il food che ha visto il coinvolgimento e la forma di più autori come il protagonista Giuseppe Maglione che non ha fatto mistero del grande e indissolubile rapporto con l'Irpinia. "Per me è semplice creare, ho a disposizione le migliori materie prime d'Italia: la cipolla ramata di Montoro, il Carmasciano, il caciocavallo podolico, le castagne di Montella, il prosciutto di Trevico, per non parlare del vino che consiglio sempre di abbinare alle mie pizze in base al bouquet, ai profumi e al vitigno".
Questo attaccamento all'Irpinia è stato anche artefice dell'incontro tra Maglione e il sindaco Gianluca Festa, intervenuto anche lui alla presentazione del libro a Brera in qualità di primo cittadino e di autore"
"Giuseppe Maglione con la sua arte e il suo locale Daniele Gourmet rappresenta il giusto modo per promuovere l'Irpinia anche fuori la provincia - ha detto - È un alfiere del brand Irpinia e il successo di Maglione si sposa con il successo dell’Irpinia".

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