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Lunedì, 29 Aprile 2024
Eventi Castelvetere sul Calore

A Castelvetere la benedizione dei Tortani, il pane della Madonna

Alle 18.30, nella Chiesa di San Lorenzo la benedizione delle ciambelle di pane, la cui realizzazione occupa per settimane le donne del paese

Fede, tradizioni, cultura e leggenda si intrecciano in occasione della Festa della Madonna delle Grazie. Rivive così ogni anno, a Castelvetere sul Calore, la storia dei tortani, delle bellissime spunziatrici e dei loro cavalieri. Un culto che impegna l'intera comunità per settimane intere, tutti intenti nella preparazione delle ciambelle di pane che saranno, in parte, utilizzate per la realizzazione dell'altare nella Chiesa di San Lorenzo.

Per i 15 giorni che precedono l’evento, le donne del paese di tutte le età si danno appuntamento al ‘forno comune’ avuto in dono da una devota della Madonna. Ognuna di loro ha ruolo, orari e turni da rispettare con grande rigore. L'obiettivo è impastare 2500 kg di farina corrispondenti a 22 ‘ammassi’, e quindi 145 infornate di 350 pezzi di pane l’una per un totale di circa 50mila ‘tortani‘.   

Tortano-4

Un lavoro duro scandito dall'impasto della mattina e quello della sera. Dalle 4 del mattino, quando si accende il forno, fino a sera tarda le abili mani delle fedeli sono tutte intente alla preparazione di questi miracolosi taralli a base di acqua, farina e criscito. L’ultimo giorno di panificazione, il 25 aprile, ogni partecipante al rituale si lava il viso e le mani con la stessa acqua in un’unica bacinella. I tortani sono ormai pronti per essere benedetti. Il 27 aprile, alle 18.30 nella Chiesa di San Lorenzo le ciambelle vengono benedette per essere poi dispensate all'indomani.

Il 28 aprile è il giorno della cerimonia. Un gruppo di bambine dai 7 agli 11 anni dette dispensatrici distribuisce il pane a tutto il paese accompagnate da una dama e un cavaliere. Il loro abito ricorda quello della statua della Santa Vergine, circa 8 ore per addobbarle a festa con bracciale, collane e anelli donati per l'occasione.

Il 29, invece si dispensa il tortano di San Pietro, un po' più grande rispetto al classico. Le dispensatrici lo donano ai negozi e nelle campagne. Il tortano è sacro e protettivo, viene mangiato, ma anche appeso in casa, nei locali pubblici e addirittura, nella versione più piccola e moderna, in automobile. 

La festa volge al termine, un altro anno è trascorso e tutti quanti si salutano al suono di ‘L’ ann chi vene pure!’, fieri di portare avanti una tradizione bellissima, ma soprattutto con la voglia di ripetere gli stessi gesti, usi e costumi l'anno che verrà.

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