Avellino Book Fair: festival degli autori irpini
«C'era una volta l'America»: torna AVELLINO BOOK FAIR, il festival degli autori irpini e campani, con una mostra sull'emigrazione, con decine di figuranti in abito d'epoca, con trucco e parrucco curati da Ines Urciuoli, per la gioia dei bambini.
50 scrittori e giornalisti incontreranno amici e lettori non solo avellinesi in 3 giorni al Circolo della stampa, Palazzo Prefettura di Avellino, per la VI edizione della Fiera del Libro organizzata da Arturo Bascetta Editore, veterano dell’editoria campana da 30 anni. Nutrito il cartellone di quest’anno, per l’evento che si terrà a partire da sabato 22 dicembre fino alla mattina della vigilia di Natale, a cui hanno aderito meridionalisti, giornalisti, scrittori, poeti, tutto e tutti in forma gratuita, in una mega esposizione di libri sui 118 comuni dell’Irpinia per il tema di quest'anno dedicato all'Emigrazione in America nel 1920, ai tempi degli emigranti irpini Alfredo e Amerigo Bascetta, Gino Bardi, Arturo Giordano, Cerullo, Porcelli, Volpe, Cammarano, i Giordano e tanti altri divenuti giornalisti, cantanti, attori, che denunciarono i soprusi della polizia americana contro gli emigranti, specie il caso di Sacco e Vanzetti. L'esposizione prevede inoltre dei pannelli storici con documentazione, foto e curiosità sugli Irpini in America, mentre i bambini potranno scattare foto con i manichini viventi, e le riprese di Guido Troncone e un contributo video su Giuseppe Ippolito, Roberto Bascetta e Ivano Pagliuso.
Storie di emigranti messe a confronto con quelle raccontate da chi restò, da Carlo Nazzaro alla Serao, dai tanti autori della ABE, con i nuovissimi volumi di Antonio Polidoro "Napoletani di Broadway: il teatro di Napoli nella New York del '900', "L'America dei Vinti: Alfredo, anarchici e comunisti ai tempi di Sacco e Vanzetti" di Arturo Bascetta, "Il Grand Tour Sannio" di Iandiorio, Teresa Zeppa e Renna, "Compagni d'America: gli Ebrei e l'Unità di New York diretta da Gino Bardi Bascetta" di Virgilio Iandiorio, "Nel ventre di Brookyn: la New York di Carlo Nazzaro e di Gino Bardi Bascetta" di Enrico dell'Orfano, "Matilde Serao" di Fausto Baldassarre e "Italia dal 1861" di Michele Ceres, "Odoardo Ciani" di Gianna Capozzi della Grafein che sarà lieta di ospitare gli autori per un rinfresco.
Ma non solo. Da qualche anno ABE, la casa editrice del direttore editoriale Virgilio Iandiorio, pubblica anche romanzi, saggi e antologie di successo, arrivando ad esporre quasi 500 titoli sui paesi dell’Irpinia, della Campania e sul Mezzogiorno. Quest’anno saranno 50 gli autori, giornalisti e meridionalisti, a confronto con esperti nazionali su temi di storia, di attualità, di filosofia spiegati alla gente, ai lettori, ai curiosi. Come sempre la ABE regalerà ai visitatori meno abbienti centinaia di titoli (rese di magazzino) a disposizione dei passanti, all’ingresso del Circolo di Corso Vittorio Emanuele di Avellino.
A Giuseppe Petito, presidente della Pro Loco Samnium spetterà l'ardito compito di assegnare la VI PENNA D'ARGENTO REGIONE CAMPANIA all'autore irpino, di libri o di articoli, che più si è distinto nel corso del 2018 non solo per l'attività pubblicistica, come secretato da Emilio Spiniello.
Con ingresso assolutamente libero, parte così la 6^ edizione dell’evento culturale già salutato da una folla immensa lo scorso anno, con 50 nuove pubblicazioni ogni anno, ospitando autori soprattutto campani. Tantissime le novità di questa VI edizione che sarà inaugurata da personaggi del mondo della cultura, con ospiti a sorpresa. Fra i presenti anche prof autori, come Simonetta Fontana, Rosa Orlando, Sabato Cuttrera, S alvatore D’Acunto, Valerio Pisaniello, Gabriella D'Aiuto, e Valeria Nuzzo, ma tantissimi altri ancora, insieme agli immancabili Festa, Martino, Annibale Discepolo, Mainolfi, Nigro, Gianni Festa, Floriana Guerriero, il regista romano David Norisco, il dottor Aldo D’Andrea, Gerardo Troncone e tantissimi altri fra giornalisti e direttori di testata.
Centinaia i libri sui 118 paesi irpini e della Campania, quasi 600 titoli pubblicati da Arturo Bascetta, specie nella collana catasti onciari (dichiarazioni dei redditi del 1700) per ricostruire gli alberi genealogici dei cognomi d’Irpina e altri campani in base ai censimenti borbonici; e molti i volumi sulla storia di Avellino, Napoli e Salerno attraverso le cronache e i diari rinvenuti che fanno da cornice ai nuovi studi sugli atti notarili del 1500 che mostrano fatti quasi mai scritti prima, come l’invasione delle truppe veneziane di stradiotti e soldati dalmati, croati, ragusani e albanesi in Irpinia, dove sono rimati provocando anche genocidi e usurpando territori alle popolazioni autoctone facendo terminare così nel sangue la congiura dei baroni.
Alla fiera hanno aderito anche autori di altre case editrici che esporranno al pubblico i propri volumi.