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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

La Corte UE e la Direttiva Bolkestein 2006/123/CE: "Una svolta per il commercio nelle aree pubbliche"

Il CNA Ambulanti attendeva sa tempo questa interpretazione: "Abbiamo vinto noi!" 

Dopo una lunga attesa, il CNA Ambulanti finalmente ha ottenuto una vittoria importante grazie alla recente sentenza della Corte UE (Terza Sezione) del 20 aprile 2023. Questa sentenza riguarda la direttiva 2006/123/CE, conosciuta comunemente come la Direttiva Bolkestein, e ha delle implicazioni significative per il commercio nelle aree pubbliche. La Direttiva Bolkestein è stata oggetto di dibattito e controversie per molto tempo. Essa regola i servizi nel mercato interno e prevede una serie di norme e regolamenti per garantire la libera circolazione dei servizi all'interno dell'Unione Europea. Tra le questioni più controverse c'era l'applicabilità di questa direttiva al commercio nelle aree pubbliche, in particolare per gli ambulanti.

La sentenza della Corte UE ha finalmente fatto luce su questo aspetto fondamentale. Il punto 2 della sentenza riguarda l'applicazione dell'Articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 2006/123 e stabilisce che "deve essere interpretato nel senso che non impedisce di effettuare una valutazione della scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili combinando un approccio astratto e generale a livello nazionale con un approccio caso per caso basato sull'analisi del territorio costiero del comune interessato." Questa sentenza significa che i comuni dell'Unione Europea saranno ora obbligati ad applicare la decisione della Corte UE, che richiede loro di considerare attentamente la disponibilità delle risorse naturali e delle concessioni prima di assegnare autorizzazioni per il commercio nelle aree pubbliche. Ciò significa che il modello di "rinnovo in conformità alle linee guida adottate con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico in data 25 novembre 2020, ai sensi dell'art. 181, comma 4-bis del D.L. n. 34/2020, convertito dalla L. n. 77/2020." delle concessioni che alcuni comuni non avevano adottato dovrà essere rivisto.

Il CNA Ambulanti aveva da tempo sostenuto che la direttiva 2006/123 non era applicabile al commercio nelle aree pubbliche, sostenendo che ogni amministrazione locale aveva il potere di regolare il numero di concessioni o autorizzazioni nel proprio territorio. La sentenza della Corte UE sembra dare ragione a questa posizione. Adessi, i comuni dovranno ora affrontare la realtà della situazione e prendere provvedimenti per risolvere rapidamente l'incertezza nel settore del commercio nelle aree pubbliche, che ha ostacolato il progresso degli investimenti.

Ciò comporterà una ricognizione interna da parte dei comuni per mappare le concessioni esistenti, come previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 26 luglio 2023, n. 106. Questo passo è essenziale per stabilire quali concessioni sono ancora in uso e quali no. Dopo la pronuncia della Corte UE, il CNA Ambulanti ha aspettato sei mesi per fare questo annuncio, cercando che le grandi associazioni, spesso considerate rappresentative "a norma di una legge antidemocratica," del settore, informassero gli ambulanti. Tuttavia, ora che la sentenza è chiara, la battaglia deve spostarsi comune per comune. Sarà compito del CNA Ambulanti informare gli enti locali, in particolare il governo, che dovrà prendere una posizione chiara e coerente, soprattutto in vista della prossima Legge sulla Concorrenza.

In conclusione, la sentenza della Corte UE rappresenta una svolta importante per il commercio nelle aree pubbliche in Europa. Le strumentalizzazioni sono ormai terminate, e i comuni saranno costretti a riconsiderare le loro politiche riguardo alle concessioni e autorizzazioni per il commercio nelle aree pubbliche. La vittoria è del CNA Ambulanti e di tutti coloro che hanno lottato per questa interpretazione chiara della direttiva 2006/123.

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