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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Dal consumo lineare all'economia circolare: ripensare il ciclo economico per un futuro sostenibile

Ridurre i rifiuti, preservare le risorse: un viaggio dalla povertà della 'Cultura del Getta' all'innovativa economia circolare: di Carmine Cioppa

Il ciclo economico tradizionale segue lo schema "estrarre, produrre, utilizzare e gettare" e parte dal presupposto di poter disporre di notevoli quantità di materiali ed energia, non solo reperibili con facilità, ma anche a basso costo. È un modello che anche i Paesi più ricchi hanno ormai superato a vantaggio dell'economia circolare, definita "un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti, il più a lungo possibile". Il ciclo di vita dei prodotti si estende in questo modo e si riducono i rifiuti, che in Europa, ogni anno, si aggirano intorno ai 2,2 miliardi di tonnellate, con un costo notevole di smaltimento. Il riciclaggio dei prodotti determinerebbe altri benefici, quali la riduzione delle emissioni annuali di gas ad effetto serra e il rallentamento dell'uso delle risorse naturali, con conseguente riduzione della distruzione del paesaggio e degli habitat, limitando la perdita di biodiversità.

Inconsciamente Guccini, nel '78, aveva anticipato un'applicazione di massa del principio dell'economia circolare col suo brano Eskimo, che definisce "innocente dettato solo dalla povertà" e che contrappone al paletò (il cappotto di lusso) dell'amata. Era, lo ricordiamo, un indumento cult, quasi identitario, da indossare in ogni occasione, sempre lo stesso, anche se rattoppato e riciclato. I giovani di oggi, invece, si "identificano" nel vestire indossando pantaloni prestracciati costruiti da robot, con largo consumo di materia prima ed energia. Pantaloni che, al pari di altri indumenti, prodotti con lo stesso sistema, dopo pochi mesi, vanno ad intasare le discariche.

Anche per estrarre l'oro dal sottosuolo si affrontano rischi, costi e danni ambientali. Quell'oro ritorna sottoterra con utilizzo nullo se lo mettiamo nei caveau delle banche. Se ne moltiplica, invece e sensibilmente, il valore in caso di riuso ed è anche più pregiato se, nei secoli, viene fuso e rifuso per creare preziosi oggetti d'arte. C'è una sola eccezione, il coniuge o il compagno/a in genere definito/a "tesoro", che è meglio custodire con cura evitandone il riuso!

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