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Lavoro&sviluppo, De Luca: "Qui stanno bene lobby, mafie, parassiti"

Il governatore della Regione Campania Enzo De Luca, il massimo esponente di Confindustria Vincenzo Boccia e quello locale Sabino Basso partecipano all'assemblea annuale dell'associazione avellinese

 “Innovare per crescere, l’Irpinia imprenditoriale c’è”. Il governatore della Regione Campania Enzo De Luca, il massimo esponente di Confindustria Vincenzo Boccia e quello locale Sabino Basso partecipano all’assemblea annuale dell’associazione avellinese.

Al centro del dibattito lo sviluppo delle aree interne anche in vista del nuovo piano Industria 4.0 presentato dal Governo che dovrebbe confluire nella prossima legge di stabilità. Valore 13 miliardi di euro, ma da spalmare nei prossimi 7 anni (dal 2017 al 2024) che, secondo i calcoli del Governo, bloccheranno nei prossimi anni oltre 23 miliardi di euro di investimenti privati.

“Parte dall’Irpinia un grande messaggio. Il Mezzogiorno può ripartire, può reagire, diventando un laboratorio industriale di attrattività degli investimenti. L’Irpinia può giocare una parte fondamentale, la Campania, in particolare, può fare una grande operazione e può diventare una delle più grandi regioni industriali del Mezzogiorno” esordisce il presidente nazionale Vincenzo Boccia  - “Dobbiamo puntare sulla crescita, con una politica economica che guardi alle aziende in particolare perché abbiamo potenzialità rilevanti. Non dimentichiamo che siamo il secondo Paese industriale d’Europa. Il destino del Paese – sottolinea Boccia – è collegato al destino delle imprese e il destino delle imprese è collegato a quello del Paese. Siamo consapevoli che da soli possiamo fare tanto, ma questa volta da soli non ce la faremo, abbiamo bisogno di una politica forte. Avere un governo stabile in grado di prendere le decisioni che servono è un valore per il Paese". E dopo questa premessa arriva subito al sodo, il referendum sulla riforma della Costituzione ormai alle porte: "Chi prende posizione a favore del No sostiene che se vince il no non cambia nulla ed è esattamente quello che il Paese non può permettersi". "Chi vota Sì - osserva Boccia - vota per il futuro dell’Italia. E Confindustria ha deciso di votare per il futuro del Paese. Anche io - prosegue - invito gli imprenditori a una grande mobilitazione di passione civile perché ci giochiamo un pezzo del futuro del nostro Paese".

Rammaricato per “gli ultimi15 anni di fatica” è il presidente della Regione Enzo De Luca che spiega: “la crescita del lavoro è al centro della nostra azione. Un dramma lavoro che va superato, i giovani vanno via da questa terra”. Approfittando poi di una platea numerosa e attenta, il governatore lancia il suo messaggio pro referendum: “sollecito le imprese a mobilitarsi per il sì, è un passaggio decisivo per l’Italia non per Renzi, qualcuno che non lo vuole bene lo voti contro alle elezioni politiche. Qui ci troviamo in una palude burocratica, il Paese è stato costruito sul non fare, a misura sul parassitismo. Questo paese è nemico dell’imprenditoria, della creatività, del coraggio, del rischio. Qui stanno bene lobby, mafie, parassiti non chi vuole investire”.

Sabino Basso nella sua relazione annuncia: “L’Irpinia è una terra bellissima, un posto straordinario con una alta qualità di vita comunitaria che si trova ad un passo dai due mari e che soltanto con uno sforzo di tutti potrebbe rappresentare un valore aggiunto. Fabbrica 4.0 può essere una grande opportunità. E’ il paradigma di una cultura industriale, manifatturiera e dei servizi che abbatte i diaframmi e imposta la produzione su macchine intelligenti, crea network e non più catene con il digitale che entra nelle fabbriche”

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