Canone Rai, la mappa dei cittadini virtuosi e degli evasori in Irpinia

Pagheranno tutti (si spera) per pagare meno. Modalità e costo del canone Rai è oggetto di dibattito non solo politico ma anche tra le famiglie italiane. Confermata la riduzione a 100 euro (da 113,5) e l'inserimento in bolletta, demandando a un decreto del Mef e dell'Autorità per l'energia i dettagli tecnici su eventuali rate e sanzioni (da pubblicare entro 45 giorni). Qualora si siano date autorizzazioni alle società elettriche per l'addebito diretto delle bollette sul conto corrente bancario o postale, "si intendono in ogni caso estese al pagamento del canone di abbonamento televisivo". L'eventuale recupero dell'evasione (prudenzialmente non quantificato) verrà destinato alla riduzione della pressione fiscale.

La società di comunicazione di dati Twig (www.twig.pro), nata nel 2014 e specializzata in data mining, cioè reperimento di dati, e data visualization, ha preso in mano il report sull'evasione allegato all'ultimo bilancio della tivù pubblica e ne ha ricavato una mappa interattiva che parla da sola.
Uno scenario che secondo Aldo Cristadoro, fondatore di Twig, “è riconducibile alla presenza di seconde case, ma probabilmente anche alle mancanze nella riscossione da parte della Rai”. Il ragionamento di Cristadoro è semplice: “Nelle zone difficilmente accessibili, probabilmente i controlli sono meno convenienti per l'azienda”.
Tra i  capoluoghi di provincia si scopre che ad Avellino pagano in tre su quattro.

Ma nello specifico dove si nasconde la maggior evasione in Irpinia?

Il canone Rai non lo paga il 70% della popolazione di Quindici, il 60% di Pago Vallo Lauro, il 55% di Torrioni, il 53% di Domicella, il 50% di Moschiano e Sant’Angelo a Scala.

“Un posto in prima fila” proprio non vogliono perderlo gli abitanti di Calitri che sono tra i virtuosi: pagano il canone 89% della popolazione. Stesso discorso per Venticano 88%, Fontanarosa 86%, Montella 84% e Volturara 83%.