Andrea Moretti: "In Australia andata e ritorno per scoprire i trucchi del mestiere"
L'attività dell'agronomo si è svolta presso l’azienda “Andrew Peace Wines”, situata a Piangil, un paesino di 300 abitanti ai confini col deserto
Una esperienza in Australia, nella principale area vitivinicola della Nazione, Murray Valley, areale di Melbourne, è stata fondamentale per accrescere il bagaglio di conoscenza. Andrea Moretti, montefortese ricorda con emozione l'avventura. L'attività dell'agronomo si è svolta presso l’azienda “Andrew Peace Wines”, situata a Piangil, un paesino di 300 abitanti ai confini col deserto, immerso in un contesto naturale di notevole impatto.
L’azienda è caratterizzata da una superficie aziendale di 500 Ha dedicati alla coltivazione di vitigni internazionali (Cabernet, Merlot) ed è seguita da un team di enologi. Durante i primi mesi del periodo di permanenza in azienda, Andrea Moretti si è occupato di vini bianchi effettuando attività di prevenzione all’ossidazione dei mosti, decantazione, filtrazione e analisi generali durante la fase di fermentazione. Nei mesi successivi, invece, l’esperienza è stata spostata sui vini rossi concentrando l’attenzione soprattutto sulle analisi di fermentazione e relativo monitoraggio dei processi. Una esperienza che va raccontata dal diretto interessato e può essere da esempio per tanti chesi specializzano e poi ritornano in Italia per mettere a frutto i saperi nel proprio territorio.
“L’esperienza in Australia ti cambia la vita, cambia il modo di affrontarla, imprime una visione diversa di società. - dice Andrea - E offre la possibilità di evidenziare e migliorare la propria bravura in una completa visione di meritocrazia, in un mix di culture diverse, di paesaggi con comuni a quelli dei nostri standard geografici, che fanno riflettere anche sulla lontananza del posto in cui ti trovi. Ho avuto la possibilità di apprendere un sistema di lavoro in un ambiente grande, in un’azienda tecnologicamente avanzata, con un sistema di organizzazione che mi ha posto dinanzi alle responsabilità professionali per dartene prova. Alla fine di questo percorso umano e professionale, sento di esserne uscito più maturo e consapevole delle mie competenze”.
