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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Manovra, salta il taglio delle accise sulla benzina e l’aumento IVA è bloccato solo per il 2019

Per Salvini il taglio delle accise sulla benzina sarebbe dovuto essere il primo provvedimento da approvare in Consiglio dei ministri ma rinvio dopo rinvio è sparito anche dalla legge di bilancio

Niente da fare per il taglio delle accise sulla benzina: la sforbiciata alle annose tasse che pesano sul prezzo dei carburanti - punto di forza della campagna elettorale della Lega - non ci sarà nella prossima legge di Bilancio che ha ottenuto questa sera la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sterilizzato l'aumento dell'Iva ma solo per il 2019: come previsti in via provvisoria dai precedenti governi nelle cosiddette clausole di salvaguardia nel 2020 l’IVA ordinaria passerà dal 22% al 24,1%. Ulteriore scatto l’anno successivo: l’IVA nel 2021 sarà di 24,5%, salvo nuovi interventi correttivi. L’IVA agevolata, di conseguenza, non sarà più al 10 ma all’11,5% a decorrere dal 2020.

Per Salvini il taglio delle accise sarebbe dovuto essere il primo provvedimento da approvare in Consiglio dei ministri ma rinvio dopo rinvio è sparito anche dalla legge di bilancio. Nella manovra è inserita solo la sterilizzazione dell’aumento delle accise per il 2019, così come quello dell'Iva e anche questo solo per il 2019.

"Non sto al governo da solo" si è giustificato il leader della Lega che conferma l'impegno per i prossimi anni, almeno per il taglio delle accise più anacronistiche. Una necessità che si evince anche dall'aumento record del 9,5% dei costi energetici alla vigilia dell'inverno pesa sui conti delle famiglie e delle imprese rendendo più onerosa la produzione.

Aumento dei prezzi di benzina e gas

Secondo i dati Istat dell'inflazione relativi ad ottobre si segnalano aumenti consistenti dei prezzi dell'energia elettrica dell'8,6% su base annuale e del 10,2% per il gas di città e naturale mentre i beni energetici non regolamentati confermano una crescita molto sostenuta (+9,5%) rispetto a ottobre 2017 dovuta all`andamento dei prezzi di tutte le principali componenti, dal gasolio per i mezzi di trasporto (+12,4%) alla benzina (+9,4%) fino al gasolio per riscaldamento (+11,2%). "L'aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché - sottolinea la Coldiretti - riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l`agroalimentare con l`arrivo dell'inverno".

E se il taglio delle accise non c'è il rischio è quello di vederle crescere da gennaio: una norma introdotta dal decreto legge n. 91/2014 e nello specifico dal comma 3 dell’articolo 19 a copertura degli oneri necessari dal finanziamento di aiuto alla crescita economica per le imprese.

Il decreto - come emerge dalla risposta del Sottosegretario all'Economia, Alessio Villarosa (M5S), a un'interrogazione presentata in Commissione Finanze alla Camera da Galeazzo Bignami (Forza Italia) - ha stabilito a partire dal 1° gennaio 2019 l’aumento dell’aliquota dell’accisa sul gasolio usato come carburante e sulla benzina in misura tale da determinare maggiori entrate nette non inferiori a 140,7 milioni di euro nel 2019, a 146,4 milioni di euro nel 2020 e a 148,3 milioni di euro a decorrere dal 2021.

A disciplinare l’aumento dovrà essere un provvedimento emanato dall’Agenzia delle Dogane che sarà pubblicato entro il 30 novembre 2018.  E ad oggi nessuno lo ha cancellato.

 

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