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9milioni per le aziende agricole irpine, Coldiretti: "De Luca sblocchi la burocrazia"

Il presidente Masiello chiede ossigeno per gli agricoltori

Mentre l’emergenza coronavirus fa sentire i suoi pesanti effetti sull’agricoltura, sono fermi da quattro anni per lacciuoli burocratici circa 70 milioni di euro che potrebbero dare una boccata di ossigeno a migliaia di imprese nelle cinque province della Campania. A denunciarlo è Coldiretti Campania, che ha già inviato dieci giorni fa una sollecitazione alla Regione, chiedendo lo sblocco delle misure a superfice, del benessere animale e della forestazione del PSR (misure 10, 11, 13, 14, 15 e 8).

“È inconcepibile – attacca Gennarino Masiello, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Coldiretti – che soldi che spettano di diritto agli agricoltori siano bloccati da paletti amministrativi che impediscono ad AGEA di attivare i pagamenti. Chiediamo al presidente Vincenzo De Luca di mettere in campo tutta la sua autorevolezza per far saltare il tappo di burocrazia che impedisce in questo momento drammatico di assicurare liquidità alle imprese del settore primario. Ricordo, peraltro, che le filiere agricole sono tra le poche che il Governo ha lasciato attive nei provvedimenti di chiusura. La ragione è evidente: occorre garantire la produzione di cibo in una condizione simile a periodi di guerra. E quando c’è una guerra in corso non ci possiamo permettere di congelare risorse per un timbro. Le deroghe di urgenza vanno applicate subito per immettere risorse nel sistema. Se c’è la volontà politica, i soldi possono arrivare sui conti correnti in dieci giorni”.

Secondo una stima di Coldiretti Campania sono ferme oltre 12.000 domande di aziende agricole, per un valore complessivo di circa 70 milioni di euro, così suddivisi: circa 9,5 milioni in provincia di Avellino, circa 16 milioni in provincia di Benevento, circa 27 milioni in provincia di Caserta, circa 790 mila in provincia di Napoli e oltre 16 milioni in provincia di Salerno.

Consentire i pagamenti delle domande pregresse è ancora più urgente, visto che è già necessario lavorare sull’anticipo della domanda PAC 2020. Su questo punto si deve consentire agli agricoltori di fare una domanda semplificata della PAC, da completare in una fase successiva all’emergenza, che consenta l’anticipo della risorse della PAC sia dei pagamenti diretti che di tutte le domande a superficie del PSR Campania dell’annualità 2020.

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