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Cronaca

Trasporti, il caso chilometri e la Provincia che avvantaggia i privati

L'allarme viene rilanciato dal deputato irpino di Sinistra Italiana Giancarlo Giordano che individua nella Provincia retta da Domenico Gambacorta il vero nemico dell'Irpinia. "C'è una responsabilità di un ente invisibile come la Provincia di Avellino, che avvantaggia le società private a discapito di quella pubblica"

Trasporti, croce e delizia di questa Irpinia continuamente sotto gli occhi di tutti. Da un lato si saluta con piacere il riavvio delle linee della funicolare di Montevergine, dall'altra si criticano i tagli effettuati. Ma la verità dove sta?

Il vero segreto che tanto non lo è per gli addetti ai lavori sta nel costo del chilometraggio. Ebbene molti non sanno che ogni azienda viene retribuita a chilometri percorsi ma ognuno di loro a costo diverso. Su questo la politica tace. Intanto quattrocentocinquantamila km tagliati nel secondo semestre del 2016 con la conseguente soppressione delle corse giornaliere e biglietti maggiorati del 10% sono gli effetti della delibera regionale di marzo 2016. L'Air, l'eccellenza del Tpl in Regione(non lo diciamo noi, ma bilanci e conti in ordine) è l'unica azienda colpita dal taglio.

I privati svolgendo servizi indispensabili non solo prendono in alcuni casi più soldi a chilometro ma non sono stati toccati dai tagli.

Fulvio Bonavitacola in visita ad Avellino non vede tagli, ritiene che l'Irpinia non ha subito nessuno scippo.

"Vi risultano 2 milioni di euro in meno? A me no. – ha risposto a muso duro il vice di De Luca - Non c’è stato nessun taglio. Stiamo risanando, con fatica, la situazione del comparto a livello regionale che è pesantissima. In primo luogo per le difficoltà dell’Eav sul quale gravano oltre 700 milioni di euro di debiti. In questo quadro, il Governatore incontrerà a breve i vertici del Ministero delle Finanze per mettere a punto un programma di graduale risanamento. Al momento, comunque, non mi risulta nessun taglio né nessuna misura punitiva a carico della Provincia di Avellino. Il taglio delle corse, non è un taglio di finanziamenti. Questi ultimi sono in linea con quelli che sono i riparti precedenti".

C'è da credergli? I cittadini intanto vedono corse tagliate, altre soppresse e sempre meno servizi minimi. In questo marasma ci si barcamena.

Gli esponenti di Sinistra Italiana, unici a far sentire la propria voce raccontano: "Assistiamo a manifestazioni celebrative per la riapertura di una funicolare pensando di poter risolvere il problema dei trasporti quando la realtà come sappiamo è tutt'altra"

L'allarme viene rilanciato dal deputato irpino di Sinistra Italiana Giancarlo Giordano che individua nella Provincia retta da Domenico Gambacorta il vero nemico dell'Irpinia. "C'è una responsabilità di un ente invisibile come la Provincia di Avellino, che avvantaggia le società private a discapito di quella pubblica. Una scelta politica chiara che certifica il mancato cambiamento dal governo Caldoro a quello De Luca". Ad effetto e meritano la citazione, le parole dette da Giordano: "Essere devoti in questa provincia è un lusso" ed alla rilevanza mediatica della venuta del governatore De Luca "tutto si riduce a tagli di nastro ridicoli,con tanti personaggetti, come li chiamerebbe lui, che facevano la ressa accanto al Superman del cambiamento, invece di ricordargli che gli studenti non vanno da Mamma Schiavona a fare gli esami".

Una politica distratta da piccole beghe: "se il problema è Dino Preziosi glielo dicano. Sono loro a mettere i soldi in quella società, ci dicono che è il miglior manager sui trasporti che abbiamo in Campania e poi gli fanno la guerra.Basta una giunta e dicono a Preziosi che non lavora più con la Regione, se gli debbono dare uno stipendio fino a fine mandato glielo diano e gli fa la cortesia di andarsene. Strano che non si dica dello stipendio come Obama di una nostra concittadina irpina che senza un concorso, prende soldi dalla Regione Campania, dovrebbero essere circa 150mila euro l'anno, per un incarico. Tra i titoli che ha, fermo restando la professionalità, pare abbia lavorato all'Aquila e i cui risultati in termini di qualità sono sotto gli occhi di tutti, nel curriculum c'è scritto che fa il presidente del Pd irpino e non si sente neanche in dovere di dimettersi".

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