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Cronaca Frigento

Barbara D'Urso porta in tv il caso del convento degli orrori di Frigento

L'avvocato Giuseppe Sarno ha avuto accesso al dossier . "Padre Manelli pretendeva un'obbedienza assoluta e patti di sangue - racconta il legale - spero che le cose scritte nel dossier non siano vere, perché si parla di reati molto gravi"

Barbara d'Urso apre Pomeriggio Cinque con la vicenda del convento degli orrori di Frigento, dove una cinquantina di suore sostengono di essere state seviziate, umiliate, costrette a frustarsi e a scrivere lettere con il proprio sangue: una delle religiose in un filmato racconta, con il viso oscurato, le sevizie e le violenze fisiche, sessuali e psicologiche alle quali erano sottoposte lei e le sue consorelle, alcune persino costrette a prostituirsi con benefattori. Tutte le testimonianze delle suore e dei frati sono in un dossier, ora nelle mani della procura di Avellino e del Vaticano.

Padre Stefano Manelli è il cofondatore dell'istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata a Frigento (Avellino) e vive tutt'ora dentro le mura del convento, che attualmente è commissariato dal Vaticano. Padre Manelli continua a chiedere di poter incontrare papa Francesco, ma finora il suo appello è rimasto inascoltato.

L'avvocato Giuseppe Sarno ha avuto accesso al dossier . "Padre Manelli pretendeva un'obbedienza assoluta e patti di sangue - racconta il legale - spero che le cose scritte nel dossier non siano vere, perché si parla di reati molto gravi. Sembra che alcune suore si siano fatte marchiare a fuoco. Si tratta di una serie di comportamenti che avrebbero fatto, di questo istituto, una specie di lager".

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