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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Parolise

La forza di Padre Livio, a Parolise un centro per i disturbi alimentari

Sul modello del centro di eccellenza di Todi saranno presenti in sede staff di psichiatri, psicologi, educatori, dietisti, pediatri e musicoterapeuti

Grazie all'impegno della cooperativa "Effatà - Apriti", presieduta da Patrizia Pastore e guidata da oltre dieci anni da padre Livio Graziano, anche la Campania avrà delle strutture residenziali per curare le persone affette da disturbi alimentari.
È Parolise il comune che si prepara ad ospitare un centro di salute che si ispirerà al modello di Todi, ovvero un ‘luogo dell’anima' come lo ha più volte definito la dottoressa Laura della Ragione, referente nazionale del Ministero della Salute per queste patologie che ha creato in Umbria un centro d'eccellenza tra i migliori in Italia.
A Parolise ci sarà uno staff di psichiatri, psicologi, educatori, dietisti, pediatri, musicoterapeuti e altre figure ancora. Ai pasti assistiti si alterneranno attività di arte terapeutica ed espressività corporea. E a Prata di Principato Ultra, in provincia di Avellino, si svolgeranno incontri familiari.
Tutto questo sarà possibile, soprattutto grazie alla determinazione di Padre Livio, ex obeso che ha lottato affinché anche la Campania potesse avere il suo luogo dell'anima.

"Sono un ex obeso patologico - racconta su Napoli Repubblica - e se sono guarito è grazie a tante persone che mi hanno aiutato. Ho deciso di restituire ciò che avevo ricevuto. Il problema qui è diffusissimo, perché il cibo spesso prende in carico le frustrazioni della popolazione". L'esperienza personale dolorosa si è quindi trasformata in rete regionale (nove i centri d'ascolto attivi) ma "il percorso non era completo, servivano centri polifunzionali". Per questo, insieme ai volontari, ai medici e alle famiglie, padre Livio ha iniziato a raccogliere fondi per aprire almeno una struttura residenziale. Ci sono voluti nove anni, ma dopo nove anni finalmente da settembre anche in Irpinia le persone malate di anoressia o bulimia avranno diritto a curarsi a pochi chilometri da casa.
 

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