Strage del bus, ulteriore perizia per capire la dinamica
Il giudice monocratico del tribunale di Avellino, ha disposto una nuova perizia, indicando in un ingegnere, docente presso l’università di Parma, l’esperto che dovrà valutare la dinamica e le cause dell’incidente
Ci vuole una ulteriore perizia per capire meglio la dinamica dell’incidente che il 28 luglio 2013 provocò la morte di 40 persone, tutte a bordo di un bus turistico precipitato da un viadotto autostradale dell’A16 Napoli-Canosa sull'Acqualonga a Monteforte Irpino. Il giudice monocratico del tribunale di Avellino, ha disposto una nuova perizia, indicando in un ingegnere, docente presso l’università di Parma, l’esperto che dovrà valutare la dinamica e le cause dell’incidente. Al consulente del tribunale Felice Giuliani l’incarico sarà affidato nella prossima udienza, fissata per il 16 maggio prossimo. Una
decisione che ha suscitato la reazione polemica dei parenti delle vittime presenti in aula, che temono, con la nuova perizia, un rallentamento nell’iter processuale, ormai lungo 5 anni. Il giudice Luigi Buono ha assicurato che fisserà un calendario serrato per arrivare alle conclusioni entro la fine di quest’anno.