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Cronaca Nusco

Meno iscritti a scuola, il dirigente: "Accogliamo i profughi per il ripopolamento"

Luciano Arciuolo, Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo al quale afferiscono le scuole del Primo Ciclo dei Comuni di Nusco, Bagnoli Irpino e Castelfranci con una lettera inviata ai sindaci ha chiesto ufficialmente di prendere in considerazione l'adesione agli Sprar

Il caso farà discutere.  Luciano Arciuolo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo al quale afferiscono le scuole del Primo Ciclo dei Comuni di Nusco, Bagnoli Irpino e Castelfranci con una lettera inviata ai sindaci ha chiesto ufficialmente di prendere in considerazione l’adesione agli Sprar dei rispettivi comuni.

I motivi? “Le Scuole presenti nei Comuni registrano sempre meno iscritti e perdono pezzi di anno in anno (dal prossimo mese di Settembre chiuderà la Scuola Primaria di Ponteromito), a causa dello spopolamento delle nostre zone” si legge nella lettera e aggiunge “ i Comuni, se non intervengono ad esempio attraverso la rete dello SPRAR, potrebbero essere posti davanti a fatti compiuti, come la creazione di CAS (Centri di Accoglienza Straordinari), ad opera di privati e autorizzati direttamente dalla Prefettura (l’adesione allo SPRAR esclude la nascita di CAS nel Comune); i tre Comuni dispongono di un patrimonio edilizio largamente inutilizzato e destinato a degrado e fatiscenza; che l’adesione allo SPRAR offre ottime prospettive, non solo dal punto di vista del ripopolamento delle nostre contrade ma anche dal punto di vista economico ed occupazionale, tenuto conto che l’ospitalità di 10 profughi genera un finanziamento di circa 120.000 euro l’anno (50 rifugiati significano 630.000 euro l’anno), soldi che, contrariamente a quanto afferma certa propaganda razzista, non vanno ai migranti ma alle comunità (Comuni o Associazioni) che li ospitano”. Il dirigente scolastico cita anche alcune esperienze fatte in altre realtà italiane che “ hanno generato non solo buone pratiche di integrazione ma anche ripopolamento, reddito, posti di lavoro”. Come la prenderanno i rispettivi sindaci e soprattutto la popolazione?

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