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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Sant'Angelo dei Lombardi

Sentenza nel caso dei detenuti accusati di accesso indebito a dispositivi di comunicazione

Condanna e assoluzione: i dettagli del processo e le implicazioni della decisione

Sentenza nel caso dei detenuti accusati di accesso indebito a dispositivi di comunicazione. Il processo concluso con una condanna ad otto mesi e un'assoluzione riguardava quattro detenuti nel carcere di Sant'Angelo dei Lombardi accusati di accesso indebito a dispositivi di comunicazione durante il loro periodo di detenzione, un reato previsto dall'articolo 391 ter per prevenire l'introduzione di dispositivi nelle carceri.

Durante una perquisizione avvenuta l'undici febbraio 2022, la polizia penitenziaria trovò un microtelefonino con due batterie e un cavo USB all'interno della tubatura del bagno di una cella. Uno dei detenuti ammise di aver portato il telefono da Poggioreale e di averlo utilizzato solo per scopi personali, mentre gli altri negarono di esserne a conoscenza.

La Procura chiese una condanna ad un anno di reclusione per entrambi i detenuti. Tuttavia, uno dei detenuti, difeso dall'avvocato Giovanna Perna, fu assolto perché le indagini non avevano esaminato eventuali corrispondenze con il telefono della sua compagna e perché al momento delle telefonate incriminate era in un'altra cella, non quella in cui era stato trovato il cellulare.

La mancanza di una scheda SIM associata al telefono potrebbe suggerire che le telefonate incriminate non siano state effettuate con quel dispositivo. La difesa ha sottolineato la mancanza di prove concrete e la necessità di una decisione senza dubbi ragionevoli. Ora si attendono le motivazioni della sentenza, che rappresenta una delle poche assoluzioni per il reato previsto dall'articolo 391 ter.

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