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Cronaca

Caos scuole, studenti - Provincia confronto acceso

Gli studenti sono inviperiti. Chiedevano controlli agli edifici prima che suonasse la campanella per l'anno 2016/2017

Le divisioni restano. Studenti da una parte, amministrazione provinciale dall'altra. Il caso scuole superiori continua a tenere banco. Dopo lo sciopero di stamani, con studenti in piazza a protestare, successivamente si è tenuto un incontro a Palazzo Caracciolo tra una rappresentanza di studenti, genitori e docenti. Le distanze sono incolmabili. Il mondo scuola non ci sta rispetto alle decisioni prese dalla politica. Quest'ultima non ha altre vie di uscita pur di garantire la sicurezza di tutti. I toni, però, non sono stati teneri. 

Gli studenti sono inviperiti. Chiedevano controlli agli edifici prima che suonasse la campanella per l'anno 2016/2017. 

"Non aspettiamo che succeda la tragedia. E' necessario che siano immediatamente effettuati i controlli necessari per tutelarci tutti. Avete visto cosa accade in centro Italia. Non facciamo prima succedere il morto" l'accorato appello di una studentessa al presidente della Provincia Domenico Gambacorta presente in sala con i consiglieri Salvatore Vecchia, Gianluca Festa, Mimmo Palumbo e Girolamo Giaquinto.

L'atmosfera si fa più calda quando interviene un'addetta scolastica: "Ci sposteremo solo quando avremo la certezza che le aule che dovranno ospitarci sono a norma. E non piene di muffa con infiltrazioni. Inoltre pretendiamo i documenti di agibilità sulle strutture che dovranno ospitarci". Da un linguaggio corretto e richieste lecite, la rappresentante dell'Amabile va oltre tanto da essere richiamata da Gambacorta: "Utilizzi un linguaggio più consono e spieghi bene agli alunni cosa sta accadendo". Le distanze restano.

 “Non è accettabile che in scuole dove non si è proceduto con le necessarie verifiche siano trasferiti altri ragazzi” aggiungono alcuni genitori che anticipano la stesura di un documento: "Si chiederà una verifica complessiva della vulnerabilità degli edifici scolastici cittadini, prima di procedere ad una riorganizzazione complessiva degli studenti su più sedi".

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