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Cronaca

Riformare la sanità in Irpinia, Santoro (Si Può): "Territorio desertificato da troppo tempo"

La presentazione del documento "Cambiare per superare la crisi"

È stato presentato oggi pomeriggio, in videoconferenza, il documento sulla sanità in Irpinia “ Cambiare per superare la crisi. Riformare la Sanità”, illustrato dal dott. Amalio Santoro, capogruppo consiliare di “Si Può", e dal prof. Giuseppe Moricola, docente universitario ed esponente di “Sinistra Italiana” Avellino. 

Sull'emergenza sanitaria: "Problemi hanno radice antica, ma bisogna riprendere alcuni temi"

L'emergenza sanitaria, secondo Santoro, incontra anche i problemi sociali ed è importante non ritornare a commettere gli stessi errori: "I problemi che abbiamo registrato in questa fase hanno radice antica, ma non c'è dubbio che in questi ultimi anni ci siamo allontanati tanto dalla riforma sanitaria del 1978. In tanti hanno messo le mani sul sistema sanitario, negli ultimi anni ci sono stati tanti tagli clamorosi, circa 37 miliardi, riguardanti il personale e i servizi essenziali. Abbiamo, inoltre, verificato un surrogato di confronto democratico che in realtà si è tradotto in un conflitto istituzionale".

Bisogna, pertanto, riprendere il filo su determinati temi e fermare quel giornalismo differenziato che sta continuando a fare danni: "Dobbiamo restituire al Governo nazionale una programmazione sanitaria efficiente. Soprattutto in momenti di crisi come questo, va fatta una riflessione su questo punto. Abbiamo registrato un grande impegno di tanti testimoni, penso alla mobilitazione che ci è stata nel Nord Italia. Non c'è dubbio, tuttavia, che facciamo i conti anche con grandi limiti e con la grande invadenza della politica che si riduce al livello regionale.. Anche le residenze sanitarie dovrebbero ritornare nel discorso della sanità pubblica. Tutte queste problematiche hanno fatto sì che la Campania fosse ultima in tutte le classifiche nazionali".

Sull'emergenza sanitaria in Irpinia: "È necessaria una rilettura delle strutture periferiche"

In Irpinia, sostiene Santoro: "Sono bastati numeri bassi per mandare letteralmente in tilt la sanità locale. Siamo stati la provincia più colpita a livello regionale. Abbiamo registrato ritardi evidenti, fatto i conti con il Moscati che ha avuto problemi molto seri: la Palazzina Alpi è, in parte, completata, ma è arrivata comunque con ritardo rispetto ai tempi previsti. In più, la situazione dell'indagine sui falsi positivi è un ulteriore soffiare sul fuoco".

"Sono tagliati fuori i territori, i sindaci non contano più, non esiste più una regia? Vi è un problema di trasparenza e di democrazia con cui facciamo i conti da troppo tempo. Dobbiamo immaginare una via di uscita: in Irpinia avevamo pensato a un'ospedalizzazione diffusa, ma ci siamo resi conto che avevamo un territorio desertificato da ormai troppo tempo. Ci vuole una rilettura delle strutture periferiche, potenziare il PO di Ariano e per l'Alta Irpinia. È un impegno faticoso, ma ci saranno risorse".

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