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Cronaca

La storia del professore Luongo è viva su Facebook, dimenticata dai politici

La sua foto spopola sul social network: in un solo giorno ha raccolto innumerevoli mi piace, è stata commentata e condivisa da molti utenti

Rispolverare l'immagine del professore Luongo, del suo cartello, i suoi palloncini e postarla sulla pagina Facebook di Avellinotoday non è stato un caso. Con la crisi di oggi, fare il genitore è ancora più difficile, soprattutto nel periodo estivo quando i figli vogliono concedersi qualche giorno di vacanza e i genitori, nonostante gli stenti, cercano di accontentarli.

Ma quel detto "è colpa tua se i figli non ti obbediscono perchè hanno troppi soldi in tasca" ha una duplice lettura. Un vero e proprio appello che il professore rivolgeva ai genitori affinché si ponesse un freno alla degenerazione dei costumi che avrebbe portato, prima o poi, ad un punto di non ritorno. In tanti ridevano con aria di sufficienza, in pochi riflettevano sul vero senso di quelle parole.

Ebbene quello spirito ci ha spinti a ricordare il professore Luongo, morto nel 2007 e che riposa in Toscana nei pressi di Prato. Per i più piccoli, coloro che oggi non superano i venti anni il nome del professore Giovanni Luongo non dice nulla. Ma per chi l'ha visto per le strade avellinesi e non solo, fa venire i brividi.

Quel dolce anziano che se ne andava in giro esponendo cartelli e regalando palloncini colorati ai bambini. Un’ “attività” portata avanti per circa trent’anni in ogni parte d’Italia e iniziata, come lo stesso Luongo ebbe a dire nel corso di una memorabile intervista con Ottavio Giordano, lanciando il messaggio «Il peccato chi lo fa lo paga, prima qua poi là». Sempre in quella intervista il vecchio professore di liceo non nascose il desiderio di vedere, un giorno, una strada cittadina intestata a lui".

L'appello fu lanciato dalla testata giornalistica Orticalab, ma dopo due anni è rimasta lettera morta. 

Il professore Luongo, per quanto bizzarro, era innanzitutto un uomo di cultura. E nel grigiore di una amministrazione come quella attuale qualcuno potrebbe pur rispolverare quella richiesta e farla propria. E allora abbiamo deciso di unirci a quanti ci hanno già provato in passato dando eco e nuovo slancio a quella proposta. 

Basterebbe davvero poco per onorare "l’uomo dei palloncini". Si proceda al più presto, si avvii un iter capace di condurre a “via Luongo”.

Luongo, che era persona di grande cultura, probabilmente, non passerà alla storia per quella, ma ha rappresentato un bel frammento della nostra vita e sarà per sempre, a prescindere dalla strada, un meraviglioso figlio di questa città e un dolce padre di ogni avellinese.

Intanto la sua foto spopola su Facebook, in un solo giorno ha raccolto innumerevoli mi piaci, è stata commentata, condivisa da molte persone, chissà se oggi postando una foto di un amministratore comunale riceva lo stesso successo...

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