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Cronaca Caposele

Pavoncelli bis, storia della Tav dell'acqua incompiuta da 30 anni

Gli ambientalisti si oppongono alla costruzione del tunnel che dovrà costituire il tratto iniziale dell'Acquedotto Pugliese

La Pavoncelli bis nel comune di Caposele e i lavori interminabili finiscono in prima pagina de Ilfattoquotidiano. Valerio Valentini, racconta sulle colonne del giornale la storia dell’acquedotto dal post terremoto. Gli ambientalisti si oppongono alla costruzione del tunnel che dovrà costituire il tratto iniziale dell’Acquedotto Pugliese e sostituire la Pavoncelli originale, quella realizzata a inizio ‘900 e rimasta danneggiata dal terremoto dell’Irpinia. Solita storia all’italiana con opere incompiute e fiumi di soldi gettati al vento.

Il giornalista ricostruisce l’intera vicenda: “progettata nel 1985, cantieri aperti nel 1990. Poi un lungo stallo – L’idea di costruire una galleria sostituiva, “la Bis”, nasce subito dopo il 23 novembre del 1980. La Pavoncelli ha retto al terremoto, ma le perizie evidenziano danni alla struttura. L’ipotesi di un crollo è preoccupante, dal momento che dalla galleria dipende l’approvvigionamento idrico di 1 milione e 300mila abitanti. Per scongiurare il rischio di un’interruzione, nel 1985 l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese realizza il progetto della Pavoncelli Bis: la galleria originale, si stabilisce, resterà in funzione fino a quando la nuova non sarà completata. I cantieri si aprono nel 1990, ma nel giro di pochi anni due contratti d’appalto vengono rescissi a seguito di contenziosi con le imprese. Si capisce subito che le cose si complicano. Si arriva al 1998, quando parte il valzer dei commissari straordinari. Senza che però la tanto attesa svolta nei lavori arrivi”. Ma neanche fino ad oggi ci sono svolte concrete. Si va avanti a colpi di proroghe commissariali: l’ultima nel Milleproroghe del dicembre scorso.

Intanto i lavori sono fermi. La talpa scavatrice fatta arrivare appositamente dalla Germania nella primavera del 2014 si è bloccata, la fresa meccanica lunga 220 metri è rimasta incastrata in un restringimento della galleria. Nel 2016.

Dei 10,3 chilometri di galleria previsti, a 32 anni dal varo del progetto ne sono stati completati appena 6,2. Una strada tortuosa con la spada di Damocle dei gas   più volte denunciati dai comitati ambientalisti locali.

Intanto la vecchia galleria Pavoncelli continua la sua funzionalità. E non reggono neanche le dicerie che la bis sia un inutile doppione. Da studi c’è il rischio che un nuovo sisma possa farla crollare definitivamente.

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