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Cronaca Frigento

Il caso delle suore di Frigento, Padre Manelli: "’L'orrore più grande è la crocifissione di Cristo"

I fedeli, benefattori e amici non possono crederci a tutta questa storia. Il nocciolo della questione è tutta intorno ai beni dei frati. Si scopre che “alcuni frati muovevano capitali ingenti” dice Sarno, Tuccillo ribatte: “frati e suore lontani dal danaro. L’immagine di Padre Manelli viene mistificata”

I veleni continuano. Dalle aule dei tribunali il dibattito si accende in tv. A La Vita in Diretta condotta da Marco Liorni si ritrovano a discutere gli avvocati Antonio Tuccillo, difensore di padre Manelli e Giuseppe Sarno legale della gestione commissariale dell’Ordine. 
Sotto i riflettori la firma di Padre Manelli, secondo la perizia grafologica: E’ Una firma autografa del fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata”. Stessa tesi viene confermata da una grafologa presente in studio che sposa la relazione del collega Gianluca Capra: “Dall’analisi dei documenti in nostro possesso e dai riscontri tecnici effettuati si deduce con elevata probabilità che la firma in verifica, apposta sul documento allegato alla seguente relazione tecnico-peritale…a nome di ”P.Stefano Maria” è riconducile alla stessa persona firmataria dei documenti comparativi”.

Padre Manelli ha sempre smentito: “Costrizioni, violenze, persecuzioni non esistono queste cose. Non ricordo nulla, né di aver messo mai firme. L’unica firma che io metto è quella sul registro delle professioni religiose che si fanno con le sante messe, le celebrazioni, ecc. Non ricordo nulla anche perché, effettivamente, sono cose di 23 anni fa, eccetera. Non credo proprio, quindi”.

Nella trasmissione odierna, viene mandato in onda un video con una intervista a Padre Manelli che parla di complotto: “L’orrore più grande è la crocifissione di Cristo. Ci vuole pazienza. Non ho ricevuto nessuna risposta al mio appello dal Papa. Pregate, pregate…”

I fedeli, benefattori e amici non possono crederci a tutta questa storia. Il nocciolo della questione è tutta intorno ai beni dei frati. Si scopre che “alcuni frati muovevano capitali ingenti” dice Sarno, Tuccillo ribatte: “frati e suore lontani dal danaro. L’immagine di Padre Manelli viene mistificata”.

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