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Cronaca

Al Moscati mancano anestesisti: medici e infermieri in affanno

La carenza di personale sembra mettere in ginocchio l'ospedale irpino che cerca soluzioni veloci

All’ospedale Moscati di Avellino mancano anestesisti. La denuncia è della Cisl funzione pubblica Irpinia-Sannio che punta il dito contro i numerosi disagi ai quali medici e infermieri cercano di mettere “una pezza”, gestendo un numero di pazienti oltre il limite previsto dai regolamenti. Il sindacato, che chiede interventi urgenti, si dice preoccupato anche per la gestione dei reparti di Medicina protetta (dedicato ai pazienti detenuti) e Medicina interna. Ma la lista delle criticità denunciate non si ferma e nel mirino finiscono anche le sale operatorie, in particolare quella di Cardiochirurgia dove gli infermieri risultano spesso non di guardia, ma in pronta disponibilità: cosa che ricade inevitabilmente sull’assistenza ai pazienti.

Dal Moscati fanno sapere che le criticità sono note, soprattutto quelle del Pronto Soccorso, e che si stanno producendo tutti gli sforzi possibili per ampliare l’organico. Non è un caso, infatti, la recente pubblicazione del bando per 12 anestesisti da assumere a tempo indeterminato. Senza dimenticare che, senza intoppi, potrebbero arrivare nel giro di un paio di mesi 12 medici, 10 infermieri e il bando per regolarizzare i precari storici. Inoltre, rimandando le accuse al mittente, dal nosocomio fanno sapere che nonostante le difficoltà i livelli assistenziali vengono garantiti ugualmente, senza creare particolari problemi ai pazienti.

Ma la Cisl ne ha per tutti e si scaglia anche contro il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, commissario della Sanità. A De Luca vengono contestate le iniziative nate dall’approvato piano triennale per il fabbisogno del personale ospedaliero: tutte considerate inefficaci e ulteriormente deleterie.

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