Ordinanza della Prefettura, fare luce sulle "zone grigie" dell'imprenditoria
L'operazione "Partenio 2.0" ha segnato una svolta per Avellino e per la sua provincia
Nella giornata di ieri, il Comune di Avellino, prendendo atto della nota della Prefettura in cui si evidenzia un “grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”, revocava la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e ordinava «la chiusura immediata» per “It’s Ok” di Rione Aversa, “Pomodoro” di Via Due principati e per il parcheggio interrato dell’Ipercoop di Via Pescatori.
Mancanza di requisiti utili alla prosecuzione dell’attività
La gestione di "Pomodoro" e del parcheggio interrato dell'Ipercoop sarebbe riconducibile alla famiglia Galluccio e, a seguito di accertamenti, si è riscontrata la mancanza di requisiti utili alla prosecuzione dell’attività. In particolare, mancherebbero i requisiti della moralità e professionalità previsti dalla legge per lo svolgimento dell’attività commerciale.
Il Gruppo AZ è estraneo
Il Gruppo AZ, neanche a dirlo, è totalmente estraneo alla vicenda; questo perchè, ovviamente, aveva stipulato un regolare contratto di affitto. Con i nuovi provvedimenti dell’amministrazione comunale, gli stessi vengono a decadere, perché non vi sono più i presupposti per mantenere la formula contrattuale in essere con Sergio Galluccio. Una decisione, quella di AZ, che è chiaramente riconducibile alla volontà dell'azienda di prendere le distanze dalla posizione di Sergio Galluccio e di appoggiare pienamente quanto riportato nella nota della Prefettura.
La situazione di "It's Ok"
Medesimo discorso potrebbe essere fatto per il ristorante "It's Ok", di Livia Forte (indagata a piede libero). Le indagini puntano a fare luce e chiarire una volta per tutte i coinvolgimenti, veri o presunti, di alcuni imprenditori. L'inchiesta si preannuncia ancora lunga e tortuosa e, nel bene o nel male, tutti i suoi "punti grigi" dovranno essere cancellati.
