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Cronaca

Nuovo Clan Partenio: "Se non volete perdere la casa dovete dare altri soldi"

Una coppia di Montoro è stata iscritta nel registro degli indagati. Le minacce di chiaro stampo camorristico non hanno spaventato una donna esecutata

Nuovo Clan Partenio - nella mattinata di oggi, vi abbiamo raccontato dei due nuovi indagati nel filone d'inchiesta concernente le aste giudiziarie. I carabinieri del nucleo investigativo di Avellino, al comando del capitano Quintino Russo, nella giornata di sabato, perquisivano l'abitazione e la sede dell'attività di un uomo, M.G., e della consorte, G.G., residenti in Montoro.

I militari procedevano al sequestro di cellulari e di altro materiale funzionale allo sviluppo delle indagini in essere. I due soggetti sono attualmente gestori di un circolo privato. Al momento, le accuse nei loro confronti sono di tentata turbata libertà degli incanti, tentata estorsione e associazione di tipo semplice. 

Le minacce di chiaro stampo camorristico

Le indagini condotte dai carabinieri di Avellino mostravano il coinvolgimento della coppia che, avvicinando una donna esecutata, la cui casa era finita all'asta in un momento di ristrettezze economiche gravi, aveva inziato una pesante attività vessatoria per impedire il deposito dell'assegno circolare per partecipare all'asta. 

Le minacce sarebbero arrivate proprio da M.G. in due occasioni diverse, una delle quali nei pressi dello studio di un notaio avellinese molto conosciuto. La donna era lì per depositare la busta con l’offerta per la casa, quando l'indagato l'ha strattonata violentemente per il braccio, urlandole:

"Se non volete perdere la casa dovete dare altri soldi, cinquemila, settemila, diecimila euro. Tutto quello che potete, ma dovete darceli ora"

"Ma cosa volete?" ha risposto la donna. 

"Lo sai benissimo chi mi manda", ha risposto M.G. 

A questo punto, la donna, non si è lasciata intimidire e ha risposto: "So benissimo chi vi manda ma non vi preoccupate, noi vi abbiamo già denunciato e domani ci presenteremo con la Finanza". 

L'asta, alla fine, fu aggiudicata proprio dalla vittima delle minacce; alla presenza, nello studio notarile, di M.G e G.G, oltre che dei figli di quest'ultimi, che non risultano indagati. Una testimonianza, nel caso ce ne fosse bisogno, di quanto sia stata importante, in questa inchiesta, la capacità di reagire e di denunciare delle persone vessate. Perchè soltanto di questo stiamo parlando: il Sistema si regge su di un castello di carte che è la paura. Quando questo castello cade (e basta un alito di vento perchè ciò accada) tutto ciò su cui la camorra si fonda collassa su se stesso.

Nei giorni successivi, gli accertamenti mostravano che, nel tempo, sarebbero stati acquistati beni dalla coppia per varie centinaia di migliaia di euro. Una attività certamente molto redditizia che, grazie al coraggio, ha smesso di esistere. 

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